Scegliere l’abbigliamento sportivo da uomo
Pur essendo definito “sportivo”, in realtà questo tipo d’abbigliamento raramente ha a che fare con la pratica dello sport; ormai questo termine è generalmente usato solo per indicare un modo di vestire informale. Anche i capi o gli accessori effettivamente legati allo sport sono entrati a far parte della moda di uso quotidiano, e vengono indossati tranquillamente anche in città o, comunque, in occasioni che esulano dal mondo dello sport (come incontrarsi al bar per l’aperitivo).
Un tipo di abbigliamento sportivo da uomo è il “filone” basic (di base) che, per la sua semplicità, l’essenzialità e il rigore delle forme si è stabilizzato al di sopra delle mode. Essendo basato sulla qualità e sulla “quasi” personalizzazione degli oggetti, il basic è divenuto una sorta di “classicità” riveduta e corretta, che al giorno d’oggi denota stile e buon gusto. Nato negli Stati Uniti adottando indumenti ed accessori dalla funzionalità tecnica, il basic è stato adottato dall’uomo che chiedeva “solidità” nel vestire sportivo; ne sono un “classico” esempio la polo shirt (che in origine aveva le maniche lunghe ed era di lana) o la camicia button-down (coi bottoni alla punta del colletto).
Entrambi questi capi d’abbigliamento erano in origine effettivamente dei capi “sportivi”. Usati sin dalla metà dell’800 dai giocatori inglesi di polo, nei primi del ‘900 furono adottati e reinventati da una ditta americana: la Brooks Brothers, che li diffuse in massa. In breve questi capi, fino a poco prima solo appannaggio di una classe sportiva inglese, divennero una moda che, per le loro caratteristiche di qualità ed esclusività, sono poi divenute un “classico” del vestire cosiddetto sportivo. Un esempio è la “polo” della Lacoste che, realizzata dal tennista francese René Lacoste negli anni venti (su modello della già citata polo inglese a maniche lunghe) è divenuta poi un capo classico dell’abbigliamento sportivo basic.
Storia della moda sportiva
Sebbene una prima distinzione, fra abiti da lavoro, da passeggio ed abiti sportivi, abbia visto la luce verso la fine dell’800 in Inghilterra, per iniziativa di alcuni nobili (tra cui il principe di Galles e il duca di Windsor), il vero boom a livello di massa si è avuto in America nel periodo tra le due guerre mondiali. E’ in questo periodo che si diffonde l’uso di indossare lo “spezzato”, le tenute di stile campestre o venatorio, i calzoni alla zuava (detti knickers) molto apprezzati dagli studenti di Oxford. In seguito, questa tenuta sportiva, venne sostituita da pantaloni lunghi di cotone, di lino, o di lana. I colori prevalenti erano chiari o addirittura bianco; quest’ultimo imperava, accoppiato col blazer blu, soprattutto per il tennis e per la barca.
Dagli anni venti fino ai primi anni del cinquanta, ad eccezione per la camicia in stile hawaiano, non vi è stata nessuna rilevante innovazione nel campo dell’abbigliamento sportivo. La vera rivoluzione avviene invece con l’avvento del blue jeans la cui moda, pur ostacolata fortemente verso la fine degli anni cinquanta dai conservatori, esplode in tutto il mondo negli anni sessanta. I vantaggi della tela jeans sono tali e tanti che nessuno avrebbe potuto frenarne la diffusione. Oltre che capo “giovanile” il blue jeans si presenta pratico da indossare in ogni occasione (salvo quelle di carattere formale), è resistente, economico, comodo, adattabile alle diverse necessità senza distinzione di ceto o di età.
Scegliere l’abbigliamento sportivo da uomo autunno – inverno
Giacche
- Giubbotto di renna o blouson
capo divenuto ormai un classico che è possibile trovare anche nella versione bomber , cioè foderato di montone - Blouson di lana
Si tratta di un modello a forma di giaccone - Barbour
Modello molto amato dal gentiluomo inglese appassionato di caccia e di cavalli. Si tratta di una giacca in cotone oleato (quindi impermeabile) a prova di temporale che, sembra fosse usato in origine dai contadini per proteggersi dalle intemperie - HUSKY
Giacca, sempre di origine britannica, in nylon trapuntato; vi sono versioni di diversi colori ma il più diffuso è senz’altro il verde bronzo, con colletto di corduroy. Vi sono in commercio anche versioni in microfibra senza maniche, tipo gilet. Usato per l’equitazione ma anche in città.
Pantaloni
- Levi’s 501
- Flanella grigia
- Tartan plaid
sono i pantaloni scozzesi a quadri, non molto usati in Italia.
Camicie
- Denim
è la classica camicia di jeans, con pattine chiese da bottoni automatici di metallo
- Flanella
di cotone, o di lana
- Viyella
classica-sportiva in tessuto misto in flanella di lana e cotone.
Maglioni e Maglie
- Dolcevita
maglia di cotone a collo alto, detta anche alla ciclista o argentina - Pullover in cachemire oppure in lambswool
capo insostituibile dell’abbigliamento sportivo; vi è sia la versione col collo a V che quella a girocollo, in questo caso quando è senza maniche, in Italia viene chiamato gilet - Shetland sweater
maglione molto colorato di lana shetland; può essere a strisce orizzontali oppure a coste verticali con grandi quadretti colorati - Maglione peruviano
di solito fatto a mano con decorazioni intrecciate e a tinta unita - Polo shirt
con maniche lunghe, preferibilmente a righe orizzontali; fatto in lana o cotone pesante - Cardigan
classica giacca di maglia di lana, oppure in cachemire o in alpaca; si allaccia con cinque o sei bottoni - Panciotto
altra versione del cardigan, ma senza maniche e si può portare anche sotto una giacca sportiva.
Scarpe
- Tassel loafer
mocassino invernale di origine scandinava - Penny loafer
sempre mocassini ma con una suola consistente, conosciuti in Italia come “college” - Tod’s
- Desert boots
scarpe alte della Clark, con suola di para e crosta di vitello scamosciato - Timberland 4×4
- Docksteps
simili alle Timberland
Calze
- Calzettoni di lana
- Argyle
calze lunghe a grandi rombi o scacchi colorati - Bird’s eye di lana
classiche calze lunghe con disegno a occhio di pernice.
Foulard
- Sciarpa di seta con disegni del tipo cachemire
- Foulard di seta
Scegliere l’abbigliamento sportivo da uomo primavera – estate
Giacche
- Sahariana
modello ormai classico; può essere sia a maniche lunghe che corte - Giubbotto
impermeabile di cotone.
Pantaloni
- Cotone di khaki
dotato di pattine sulle tasche posteriori - Shorts
pantaloncini corti in madras, utilizzabili anche per fare il bagno - Bermuda
pantaloncini che arrivano fino al ginocchio e si portano con cintura - Corduroy
leggeri pantaloni di velluto a piccole coste.
Camicie e Magliette
- Button down
camicia a maniche corte con bottoni al colletto - Polo Lacoste
- Brook Brothers
maniche lunghe con colori vivaci - T-shirt
sono in maglina di cotone, sia colorate che bianca - Cotton lisle shirt
con colletto simile alla polo.
Maglie e Gilet
- Pullover a coste
di cotone - Pullover argyle
di cotone, a rombi colorati e girocollo - Cotton boat-neck sweater
maglione da marinaio, col collo a barchetta e righe orizzontali - Cardigan Fair isle
simile ai modelli invernali, ma di cotone - Pullover da tennis senza maniche
classica maglia bianca col collo V, di lana o di cotone.
Scarpe
- Superga ventisette cinquanta
un classico, quasi coetanea della polo Lacoste. Un tempo adottata esclusivamente come scarpa da tennis - Boat sneaker
scarpa da barca di tela blu - Dockside
scarpa da barca, quasi sempre bianca, con le suole antiscivolo - Sandali in cuoio
- Espadrilla
scarpa estiva molto leggera, originaria delle coste mediterranee.
Calze
- Bird’s eye
di cotone - Sportive
di cotone con rinforzi in tessuto di spugna - Argyle
di cotone
Cinture
- Di canapa o di cuoio a treccia
- Tela e cuoio.
Cappelli
- Cappello da baseball
- Berretto da yachtman
berretto da marinaio, di lana blu scuro - Cappello in tela
stile “da savana”