Come scegliere i leggings
Cosa sono i leggings? Ricordate? Sono quei pantaloni decisamente attillati e in grado di fasciare la gamba che fino a una decina di anni fa indossavamo singolarmente, mentre ora l’abbinamento migliore è quello con miniabiti, maglie lunghe e minigonne. Proprio per questo possiamo tracciare una storia di questo capo.
Origine e storia del leggings
Attualmente i leggings proprio per la loro vestibilità servono a evidenziare il corpo femminile e quindi stanno meglio a chi ha un fisico particolarmente asciutto, ma in origine era indossato anche dagli uomini. In alcuni dipinti che risalgono al IV secolo si può risalire a indumenti simili detti brache portati sotto tuniche o sottotuniche insieme ad apposite cinture e che giunsero a Roma grazie ai Barbari: abbiamo testimonianza di questo grazie a rappresentazioni pittoriche pervenute fino a noi.
Anche Carlo Magno li utilizzò nel IX secolo e il suo tessuto preferito era il lino.
A partire dal XIII gli uomini cominciano a non portare più le tuniche e così cambia anche il loro modo di vestirsi: i calzoni devono essere più aderenti alla gamba e coprenti, per questo si passa dalle brache alle calze di lino o calze brache. Esse erano una vera e propria calzamaglia che andava indossata per coprire l’intera parte inferiore del corpo e i tessuti con cui venivano realizzate erano diversi: lana, lino, seta o pelle. Potevano avere il piede oppure no e addirittura in alcuni casi avevano la doppia funzione di calza e scarpa essendo delle vere e proprie calze suolate ed è da allora che cominciarono ad essere indossati anche dalle donne, ma in questi casi era praticamente impossibile vederli visto che erano coperte dalle loro lunghe vesti.
Nel ‘300 questo tipo di abbigliamento era privilegiato in particolare dai nobili e proprio per la sua caratteristica di essere completamente aderente al corpo serviva a sottolineare l’importanza in società di chi lo indossava.
Con la fine del XVI secolo, però, comincia a prevalere una vera e propria differenziazione tra calzoni e calzamaglia: questo accade perché l’utilizzo dei pantaloni è ormai sempre più diffuso e così non si sente più la necessità di indossare delle calzamaglia.
Tornano poi a essere presenti negli armadi brache e calzamaglie nel XVIII-XIX secolo, ma con una funzione ben precisa. Si sceglie di portare le brache solo nelle occasioni ufficiali: esse sono bianche e di raso, un colore e un tessuto che non mancano di risaltare quando vengono portate, arrivano fin sotto il ginocchio e scendono strette lungo il corpo. La differenza rispetto ai pantaloni, che vengono indossati invece durante la vita di tutti i giorni, è così evidente.
Fino a questo momento l’utilizzo dei pantaloni era esclusivamente una prerogativa maschile e quindi le donne, proprio per il loro ruolo considerato inferiore nella società, non li potevano indossare. Egli anni ’50 e ’60 del ‘900, però, Coco Channel attua un deciso cambiamento di rotta introducendo i pantaloni anche nel vestiario femminile.
Sempre in questo periodo lo stilista Emilio Pucci realizza i pantaloni ispirati allo stile dei pescatori, che terminano appena sotto il ginocchio, il cui successo continua ancora oggi essendo di moda anche ai giorni nostri.
Con il passare degli anni la moda subisce anche l’influenza degli avvenimenti politici del tempo: negli anni ’70, periodo in cui le donne attraverso il movimento femminista vogliono rendersi maggiormente indipendenti, gli indumenti scelti sono ispirati nello stile a quelli degli uomini, mentre nel decennio successivo, periodo in cui la parola d’ordine è esibirsi e mettersi in mostra, le donne prediligono un look decisamente più femminile.
Leggings e VIP
A periodi ricorrenti le mode ritornano nei nostri armadi anche a distanza di decenni. Questo è un po’ quello che è avvenuto con i leggings anche se in passato si chiamavano con nomi diversi (fuseaux o panta-collant). Come ogni capo di tendenza anche i leggings non possono non essere portati dai divi di casa nostra e do Hollywood.
Proprio le attrici hollywoodiane hanno fatto da apripista in questo ritorno allo stile anni ottanta osando a volte anche abbinamenti un po’ audaci come solo loro sono in grado di fare e che poi spesso noi cerchiamo di imitare per la nostra volontà di essere il più simili possibili a loro. Alcuni esempi sono: Jessica Alba, la famosa interprete del film “I fantastici quattro”, che ha cercato di ispirarsi allo stile quasi inimitabile di Audrey Hepburn insieme alle ballerine; Carmen Electra, che ha scelto di indossare questi pantaloni super aderenti per mettere in evidenza il suo fisico perfetto tutto curve.
Uno dei vantaggi dei leggings è che possono essere indossati sia nel periodo invernale che in quello estivo. Nel caso della bella stagione stanno bene con un paio di infradito e un miniabito, scelta appoggiata da Sienna Miller; ma da non scartare è anche l’abbinamento con sandali dai tacchi vertiginosi: un doppio abbinamento dove la gamba è certamente in primo piano e che sta particolarmente bene a chi ha un fisico magro e asciutto, come è il caso dell’attrice a volte un po’ sopra le righe come Lindsay Lohan.
Altra caratteristica dei leggings è che vanno bene un po’ per tutte le occasioni: quelle eleganti e di gala, come abbiamo detto, ma anche nella vita di tutti i giorni, indossando anche un semplice paio di scarpe da ginnastica come ha fatto più volte la splendida Scarlett Johansson.
La moda dei pantacollant si deve proprio al cinema, dove hanno fatto la sua prima comparsa ormai più di venti anni fa. La pellicola che li ha portati per prima in voga è stata “Cercasi Susan disperatamente”, dove la protagonista Madonna li ha indossati per gran parte del film. Oggi la cantante e attrice italoamericana preferisce vestirli in situazioni eleganti portandoli spesso sotto il cappotto.
Una gara tra stilisti per realizzare leggings
Ogni stilista per realizzare la sua collezione si ispira al suo stile personale, ma dando comunque sempre un occhio a quello che realizzano gli altri per non rimanere mai indietro sulle tendenze del tempo. E’ un po’ quello che si è verificato con questi moderni fuseaux, dove ogni casa di moda ha cercato di interpretare questo capo secondo il proprio stile.
Diesel, la casa di moda dell’italiano Renzo Rosso famosa soprattutto per la creazione di jeans (una delle marche più diffuse tra i più giovani) ha così puntato su uno stile più sportivo il cui abbinamento migliore è con gonne d jeans e scarpe da ginnastica. Anche Dolce & Gabbana hanno prediletto uno stile dinamico e non eccessivamente impegnativo da accompagnare con abitini vintage o baby doll e con stivali dal tacco non eccessivamente alto.
Chi ha gambe lunghe preferisce indossarli con le ballerine, le scarpe dal tacco inesistente o bassissimo, e che sono adatti ad essere portati anche con la versione “Skinny” dei leggings, ovvero realizzati in tessuto denim e decisamente attillatissimi alla gamba.
Quasi tutti gli stilisti hanno scelto di portare in passerella leggings di colore nero, proprio perché si abbinano facilmente con ogni tipo di tessuto e vestito: ce ne sono di semplici, ma altri che nella parte terminale presentano un tocco di pizzo che regala un’impressione di eleganza maggiore.
Siti internet di aziende produttrici di leggins
- Calzedonia
- Diesel
- Dolce e Gabbana – http://www.dolcegabbana.it/
ma nn si scrive LEGGINGS ovvero gambali?
Per Dina. Senza volerle mancare di rispetto, pur non avendo modo di vedere una sua immagine, le suggeriremo di evitare i leggins, in quanto non valorizzerebbero la sua figura.
Sono una signora di 64 anni,ma ne dimostro dieci di meno. Mi piacciono molto i leggins,ma non so se li posso indossare, visto che sono alta(si fa per dire) m.1,52 e peso 60 kg. Posso avere un vostro parere?.Grazie mille.