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Modelli di cappotti da donna

Nascita del cappotto da donna

La storia ci ricorda che di modelli di cappotti da donna, ce ne sono stati tanti. Partiamo dalla Francia esattamente nell’800 quando fu realizzato il primo modello di cappotto femminile, molto simile ad una mantella, fatto in seta con imbottitura in pelliccia. Esso non riparava molto dal freddo, ma era soprattutto una mantellina per coprire le spalle. Dai paesi del nord Europa, fra cui la Polonia, arriva poi l’ispirazione per modelli di cappotti da donna che potessero anche riparare dal freddo dell’inverno; e così nasce il cappotto ispirato alle uniformi maschili del costume caucasico, ungherese e moscovita. Nel ventesimo secolo, il cappotto diventa raffinato ed elegante, lungo fino alla caviglia e impreziosito da ricami e pizzi. Gli anni 20 ci riportano modelli di cappotti da donna, sempre più ispirati al taglio maschile, creati in lana, molto morbidi e caldi e che lasciano piena libertà nei movimenti. Successivamente, negli anni 30, il cappotto si ispira alla moda parigina e alle star di Hollywood. Questi modelli di cappotti da donna, vengono prima prodotti su misura nelle grandi sartorie per poi passare nei grandi magazzini, a costi accessibili a tutti. Durante il periodo della guerra mondiale, il cappotto assume nuovamente una forma militare e rigida, con doppiopetto, squadrato e in tessuto pesante. Solo dagli anni 50 in poi, la moda del cappotto ritrova ispirazione nelle collezioni di Parigi evidenziando nuovamente la figura femminile, che il cappotto deve esaltare e non più nascondere. Gli anni 60-70 è il periodo del boom dei mini-cappotti, mentre gli anni 80-90 segnano l’epoca del cappotto da donna in carriera, che ritorna ad essere un must nelle collezioni invernali dei più grandi stilisti italiani. Al giorno d’oggi, il cappotto è ancora il grande protagonista delle passerelle e rappresenta un segnale di stile intramontabile.

Il cappotto giusto: come orientarsi nella scelta?

Ma come scegliere il cappotto giusto? Ricordiamo che il cappotto oltre ad essere bello e adatto al nostro fisico, deve rispondere allo scopo principale di ripararci dal freddo. Anche se le tendenze del momento, ci proiettano verso tantissimi modelli di cappotti da donna, è bene ricordarci che il suo acquisto deve essere dettato dal buon senso e dal gusto personale. Prima di tutto, valutiamo il rapporto prezzo-qualità, che deve corrispondere al nostro budjet e soprattutto all’uso che intendiamo fare del cappotto. Vogliamo acquistare un unico cappotto, per tutta la stagione? Allora è opportuno che ci orientiamo su un capo di buona qualità, resistente e di un colore abbinabile in diverse occasioni. Se invece pensiamo di poter acquistare più di un cappotto, allora potremo optare anche per un capo più economico, che magari la stagione dopo, sostituiremo. Altro elemento da valutare è il nostro aspetto fisico. Il cappotto deve coprirci, ma deve comunque farlo in maniera elegante, poiché una volta indossato, sarà l’unico capo del nostro abbigliamento ad essere notato. E’ importante quindi che il cappotto sia confortevole e che non ci fasci troppo; deve corrispondere al nostro fisico e soprattutto alla nostra altezza. A tale proposito è bene ricordare che un cappotto lungo non starebbe bene, indossato da una donna di statura medio-bassa, meglio optare che un midi.

Anche se in giro troviamo svariati modelli di cappotti da donna, che vanno da quelli maggiormente di tendenza, fino a quelli più giovanili, con colori vivaci e con un taglio particolare, sarebbe opportuno ricordare che il cappotto è uno dei quei capi d’abbigliamento che non ha una scadenza e che è destinato a rimanere nel nostro guardaroba per un po’ di anni. Quindi è meglio acquistare un cappotto classico, magari anche con tinte chiare (beige ad esempio) per illuminare l’inverno, fatto di un tessuto caldo e che sia in sintonia con la nostra personalità e il nostro stile.

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