ECOBONUS, COSA CAMBIA
All’articolo 119 del decreto viene stabilito che per gli interventi di efficientamento energetico si applichi una detrazione IRPEF pari al 110% per le spese documentate sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.
Con questo provvedimento aumenta quindi il valore dell’ecobonus ristrutturazione e contemporaneamente la stessa detrazione può essere recuperata in un periodo inferiore, 5 anni rispetto ai 10 previsti da ultimo nella più recente legge di bilancio.
Altra novità rilevante è l’ulteriore requisito che viene richiesto per accedere alla detrazione: gli interventi, nel loro complesso, devono assicurare il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, ovvero, se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta. Questa variazione va dimostrata presentando l’attestato di prestazione energetica (A.P.E) redatta ante e post intervento da un tecnico abilitato.
SISMA BONUS 2020
Anche la detrazione spettante in caso di interventi per la riduzione del rischio sismico aumenta fino al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
Le detrazioni contenute nel Decreto Rilancio si applicano agli interventi effettuati da:
– condomìni;
– persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari;
– case popolari.
Per quanto riguarda gli interventi effettuati da persone fisiche, le detrazioni maggiorate contenute nel decreto si applicano solo nel caso di edifici adibiti ad abitazione principale, ossia la prima casa.
Per poter usufruire dell’ecobonus 110% bisognerà essere in possesso di determinati requisiti, ovviamente questi dovranno essere certificati. Per chi rilascerà falsi attestati sono previste alcune sanzioni molto salate.
Grazie a questo bonus, si accorciano i tempi per ottenere i rimborsi, infatti si passa a 5 anni invece di 10.
Fino al 1° luglio, ovvero quando si potrà iniziare a fare richiesta, rimaniamo in attesa dei vari decreti attuativi e delle procedure dell’Agenzia delle Entrate, ma si può comunque iniziare a pensare alla progettazione degli interventi, alle approvazioni nelle assemblee di condominio e alla scelta dei fornitori più convenienti in termini di qualità/prezzo. Ovviamente, affidarsi sempre a mani esperte fa sì che ci sia un guadagno sul lungo periodo e che si eviti uno spreco di soldi per aggiustare quanto fatto con materiali scadenti o professionisti della domenica.
Questa proposta, che è stata da subito gradita da tutti, è stata messa a punto da Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, dopo vari confronti con i rappresentanti più significativi dell’edilizia dello stivale. Questi interventi edili legati al bonus casa valgono circa 29 miliardi di euro, per questo viene molto incoraggiato in questo momento di stallo e dopo mesi di blocco del settore dovuti al Coronavirus. Si cerca di puntare soprattutto sugli investimenti “green”, nel rispetto dell’ambiente, e fare in modo che ci sia un utilizzo più ampio di pannelli solari sia in case singole che in condomini o in villette a schiera.
I VINCOLI
Per poter usufruire del bonus state molto attenti ai vincoli, infatti, questo viene erogato solo se si riesce a garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche. Questo va dimostrato con l’Attestato di Prestazione Energetica (Ape), rilasciato da un tecnico abilitato. Qualora non fosse possibile per ragioni certificate il miglioramento di due classi energetiche, ne basta una, ma dev’essere sempre riconosciuta tramite Ape.
Gli interventi di adeguamento antisismico danno diritto anche ad una detrazione del 90% sull’acquisto di una polizza assicurativa anticalamità. In un paese come il nostro è chiaro quanto questa detrazione sia fondamentale in alcune aree. Difatti, il sismabonus è stato potenziato dal punto di vista geografico: si potrà richiedere nelle zone 1, 2 e 3.