Le adozioni a distanza
Per capire a fondo cosa siano le adozioni a distanza bisogna sempre tenere presente che esistono, nel sud del mondo, dei villaggi privi della corrente elettrica, delle strade, dell’acqua potabile, villaggi in cui manca tutto, in cui la vita equivale alla sopravvivenza ed ogni piccola cosa è necessaria. Servono cibo e istruzione, in primis: il cibo per far si che i bambini crescano e l’istruzione per fare in modo che non crescano nell’ignoranza e possano così riporre una concreta speranza in un futuro migliore.
A questo punto entra in scena la pratica delle adozioni a distanza, che consiste nel prendersi carico di un bambino di un paese povero, per quanto riguarda il mantenimento, l’istruzione e l’assistenza medica. Il che tradotto significa cibo, vestiti, medicine e poi, relativamente alla scuola, pagamento della retta, dei libri di testo e del materiale didattico, per ogni bambino che si sceglie di adottare.
La cifra donata contribuisce al sostegno di tutta la famiglia, perché comunque l’indigenza colpisce l’intero nucleo familiare e con i soldi inviati si riesce a sopperire anche alle esigenze degli altri, o quanto meno ad aiutarli almeno dal punto di vista alimentare.
Come funzionano le adozioni a distanza
Approcciare le adozioni a distanza è semplice.
Primo passo. Si sceglie l’organizzazione di adozioni a distanza alla quale si vuole aderire, e già questo passo richiede attenzione, in quanto gli operatori presenti nel campo sono sempre più numerosi ed è bene prestare attenzione. Tendenzialmente le organizzazioni internazionali sono preferibili, nella misura in cui poggiano su un più forte radicamento sul territorio, ma ne esistono comunque di italiane altrettanto serie e ricche di esperienza.
Secondo passo. Si compila la scheda di adesione presente sul sito delle organizzazioni o, in alternativa, si telefona in sede e si riceverà il modulo da compilare per l’adesione a casa. I dati richiesti sono gli anagrafici, niente di troppo personale, ma è comunque necessario per l’organizzazione conoscere le persone a cui si affida il contributo per un bambino, perché l’obiettivo è dargli una stabilità. A tal fine è indispensabile avere un minimo di conoscenza della persona, per testarne l’affidabilità e la continuità rispetto all’obiettivo comune.
Terzo passo. Si ricevono la foto e la scheda personale del bambino che si sta adottando, in modo da avere informazioni complete sulle sue condizioni e sulla sua situazione specifica.
Quarto passo. Si provvede al versamento della prima quota di adozione e da questo momento si diventa a tutti gli effetti responsabili del mantenimento del bambino, fermo restando che sarà possibile interrompere il contributo in qualsiasi momento.
Da ora in poi si è entrati nel meccanismo virtuoso delle adozioni a distanza e sarà possibile intrattenere rapporti epistolari con il piccolo, generalmente in lingua inglese, oppure nella lingua madre del bambino se per caso la conosciamo. Di solito è disponibile presso la stessa organizzazione un servizio di traduzione per aiutare nella stesura e nella lettura delle lettere da inviare e di quelle ricevute.
Inoltre ogni anno la segreteria dell’organizzazione riceverà un prospetto informativo sui progressi scolastici del bambino e delle nuove fotografie che ne riflettano la condizione: il tutto sarà ovviamente trasmesso al donatore.
Perché le adozioni a distanza
Il motivo per sostenere le adozioni a distanza è semplice. Attraverso questa forma di adozione si fa del bene, con uno sforzo minimo. Il contributo della donazione si attesta in genere, a prescindere dalle differenze tra le varie organizzazioni, intorno ai trenta euro al mese, o trecento l’anno, a seconda del tipo di pagamento prescelto.
Si tratta con ogni evidenza di una cifra irrisoria per la maggior parte della gente: è appena il caso di scomodare i luoghi comuni per cui con la stessa cifra si va a mangiare una pizza oppure si vede un film al cinema mangiando pop corn.
Non sembra una grande rinuncia saltare una di queste attività per una sola volta al mese, considerato che in compenso si fornisce ad un bambino la possibilità di studiare per un intero anno e di ‘arrotondare’ un pochino il magro vitto a cui è tristemente abituato.
Inoltre, si instaura un rapporto speciale, di grande intensità emotiva, con il bambino, che nonostante la distanza diventa un nuovo membro della famiglia e può essere anche il pretesto per un viaggio in un paese lontano.
Tutto da guadagnare e poco, pochissimo, da dare.
Siti internet di associazione ed enti che si occupano di adozioni a distanza
www.ccsitalia.org
Associazione di Genova che lavora nella cooperazione internazionale grazie al sostegno a distanza con grande impegno e serietà.
Action Aid
www.actionaid.it
UNICEF
www.unicef.it
COOPI
www.adottareadistanza.org
INTERVITA
www.intervita.it
ENERGIA PER I DIRITTI UMANI
www.sosdirittiumani.it
E’ una Onlus giovane, fondata nel 1998 e attiva dal 2003, basata sull’autofinanziamento e aderente al Movimento Umanista. La sua missione è lo sviluppo di campagne “di appoggio umano” e con le adozioni a distanza mira a sostenere i piccoli del Senegal, dell’India e del Gambia, dove sono attive organizzazioni locali con le quali instaurare rapporti di collaborazione. L’idea di base è che le pari opportunità sono un diritto inalienabile e che i bambini delle aree povere hanno il diritto di vivere e studiare nella loro comunità e nelle loro famiglie: l’adozione a distanza rappresenta un segno di solidarietà tra i popoli.
SOS Villaggi dei Bambini Onlus
www.sositalia.it
SOS Villaggi dei Bambini Onlus è un’associazione internazionale apolitica e aconfessionale, impegnata nell’aiutare i bambini da oltre 60 anni. Ogni giorno accoglie circa 78.000 bambini rimasti senza le cure dei genitori e sostiene le famiglie in difficoltà, in 132 paesi del mondo. In Italia è presente con 7 Villaggi SOS, per aiutare 480 persone, di cui 326 fra bambini e ragazzi. Dal sito dell’associazione è possibile adottare un bambino a distanza o fare una donazione per sostenere i programmi di Rafforzamento Familiare SOS.
Buongiorno,
sono il presidente dell'”Associazione Braccia Aperte Onlus”, una Onlus che si occupa di adozioni a distanza di bambini in Bolivia da molti anni.
Anche per rispondere al commento della signora Flavia, in Braccia Aperte i soldi derivanti dalle donazioni e dal 5 per mille, oltre che dai contributi per il sostegno a distanza, vengono interamente spesi per i bambini e nemmeno un centesimo viene destinato ad altri impieghi.
Questo è possibile perchè la struttura della nostra associazione è molto snella, non abbiamo personale dipendente ma solo volontari, ed abbiamo un’unica sede in Italia a Zero Branco in provincia di Treviso. Inoltre in Bolivia tutti i progetti umanitari che teniamo in piedi sono gestiti dall’Ordine Boliviano delle suore Mariane o da altri ordini religiosi.
Per questo il ricavato della solidarietà che riceviamo va interamente ai bambini che aiutiamo.
Cav. Sergio Bonato
Associazione Braccia Aperte Onlus
Via Scandolara 60
31059 Zero Branco Treviso
C.F. 94067470263
sito web: www bracciaaperte.it
vorrei aiutare un bambino….ma i nostri aiuti gli arrivano veramente?
scusate se dubito…ma se ne sentono troppe oggi iorno..