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Ciucciotto e bebè

La necessità del ciucciotto, o ciuccio, deriva dalla propensione del neonato alla “suzione”, consiste nell’atteggiamento di succhiare, tipico dell’età. Si tratta di un gesto istintivo che si sviluppa nel neonato ancor prima della nascita; infatti, sembra che sia dal quinto mese della gestazione che si riesce a vedere il feto con un dito in bocca. Nel momento in cui il bimbo è nato, la suzione diventa un atteggiamento spontaneo e naturale. La suzione per il bimbo rappresenta un’esigenza fisica e psichica di primaria importanza.

È proprio tramite la bocca che il neonato ricorda le sensazione più piacevoli e per questo il bimbo si riesce a consolare mettendosi il dito in bocca o il ciucciotto, che gli recano piacere, appagamento e gratificazione perché gli ricordano la sicurezza che gli procura il contatto con la madre.

Questo appagamento e questa sensazione piacevole son provocate dalla secrezione delle endorfine, i famosi ormoni del benessere. Ciò significa che il ciuccio può essere tranquillamente usato nei momenti di ansia e tensione per cercare di rassicurare il piccolo.

Ciucciotto

Ciucciotto: ecco i vantaggi

Sembra proprio che il ciuccio sia uno degli oggetti dell’infanzia più diffusi e usati, tanto che quasi il 70% dei bebè lo usa, ma prima di tutto questo oggetto è molto più utile ai genitori dato che è in grado di aiutarli a capire se il bimbo ha fame o se, al contrario, fa i capricci.

Ovviamente il ciucciotto non dovrà trasformarsi in un’abitudine ogni qualvolta che il bambino inizierà a fare i capricci e a urlare; in questi casi è decisamente preferibile che i genitori plachino lo sfogo del bambino senza ricorrere al ciuccio ma coccolandolo e rassicurandolo, anche perché se lo si abitua all’uso troppo spesso, per fargli abbandonare il vizio si impiegherà più tempo e fatica. Bisogna cercare di evitare di creare nel bimbo la dipendenza da ciucciotto o che pensi che mamma e papà non gli vogliono bene e preferiscono rifilargli l’oggetto.

In realtà, questo si rivela un ottimo alleato sia per far addormentare il bimbo, dato che andare a letto viene sempre vissuto dai bambini come qualcosa di negativo che li allontana dalla rassicurante realtà delle coccole e della presenza dei genitori.

Se, invece, si proibisce l’uso del ciucciotto, il bambino potrebbe iniziare a succhiarsi il pollice, atteggiamento che risulterà ancora più difficile da fargli togliere rispetto al primo perché non si riescirà a controllare quante volte il bimbo si succhia il dito; inoltre, la suzione del pollice danneggia la bocca del bambino molto di più rispetto alla suzione del ciucciotto.

Da sottolineare come delle ricerche recenti abbiano rilevato che proprio l’uso del ciuccio durante la notte riduce il rischio di contrarre la Sids, ovvero la sindrome della morte improvvisa del lattante.

Gli svantaggi del ciucciotto

È possibile che, superati i due anni d’età, il ciuccio causi problemi anche gravi al bimbo: un uso eccessivo può compromettere il normale sviluppo del palato, dell’arcata dentaria e dei muscoli del viso; inoltre, abituandosi ad avere qualcosa in bocca, il bambino potrebbe sviluppare difetti improbabili di pronuncia.

Mai abituare il bimbo presentandogli l’oggetto intinto nel miele o nello zucchero perché si rischia di favorire la formazione della carie. Bisogna anche cercare di evitare di metterlo in posizione laterale per cui lo scudo finisce con l’essere inserito all’interno delle labbra.

Come si usa

In realtà, quando si inizia a far usare il ciucciotto al bebè bisognerebbe ricordarsi di alcune piccole regole: fin quando l’allattamento al seno non risulterà ben avviato bisogna usarlo in maniera misurata, e anche se dovesse avvenire un calo di produzione del latte, bisogna diminuirne l’uso preferendo proprio l’attaccamento al seno; se il bebè è affetto in modo ricorrente da otite o soffre di mal occlusione, è importante diminuire l’uso del ciucciotto e non cercare di rimpiazzare il rapporto mamma-bebè con ecco.

In genere si consiglia di sostituirlo spesso perché i bimbi si abituano presto ai ciucci usurati e non vogliono cambiare facilmente, per cui è consigliabile fargliene provare due o tre al giorno. Il ciucciotto va sempre e costantemente disinfettato e sciacquato se cade, proprio perché si tratta di un oggetto che può favorire l’ingestione di batteri.

Quando è l’ora di sbarazzarsene

Dopo l’anno di vita, l’ideale sarebbe iniziare a far abbandonare al bambino il vizio del ciucciotto in maniera costante e graduale. Infatti, è sbagliato toglierlo all’improvviso da un giorno all’altro e farlo sparire istantaneamente, perché potrebbe rappresentare un grave trauma per il bimbo.

Molto meglio, quindi, un cambiamento che sia graduale e che consista in una progressiva diminuzione dell’uso: di norma i bambini si stancano del ciucciotto verso i dodici o quindici mesi in maniera del tutto naturale, però se ciò non dovesse accadere e il bambino si rifiutasse di abbandonarlo, i genitori potrebbero intervenire e aiutare il bambino in questa crescita. In questo caso si consiglia di non iniziare a indurne l’abbandono in periodi che già di per sé possono provocare particolari stati emotivi nel bimbo, come può esserlo andare all’asilo o eventuali cambiamenti familiari. Quindi prima di tutto è meglio scegliere un periodo tranquillo come il compleanno o le vacanze per iniziare il processo di abbandono del ciucciotto.

Bisogna tener presente che utilizzare mezzi negativi come critiche, rimproveri e ricatti che fanno nascere ansia e sensi di colpa nel bambino non faranno che nuocergli solamente. Inoltre, se i genitori riescono a coinvolgerlo in questa decisione nonché nel processo di allontanamento, il risultato finale arriverà senza insoddisfazioni o traumi.

Si potrebbe all’inizio consentirgli di usare il ciuccio solo per la notte e spiegargli perché sarebbe meglio non usarlo durante la giornata, complimentarsi ed elogiarlo quando il bambino decide di non usarlo e gratificarlo offrendogli un regalino, una merendina o un gioco.

Anche riporre via insieme a lui il ciuccio così che il bambino possa essere rassicurato sapendo dove sia, inventarsi scuse e trucchi per allontanarlo come per esempio far finta che sia malato e sia dal dottore così che quando lo cerca gli si possa dire che è ancora dal dottore, in questo modo se ne dimenticherà gradualmente, e bisognerà distrarlo qualora diventi ansioso inventando giochi o altro per non fargli pensare al ciucciotto.

Come scegliere quello idoneo

Oggi sul mercato si possono trovare mille tipologie di ciucci che si differenziano in base alla forma, al materiale usato e alla mascherina. Dapprima, quello consigliato è il ciucciotto anatomico che presenta una forma a goccia ovvero schiacciata e curva verso su; invec,e quello con la forma a ciliegia, molto simile al capezzolo femminile, può compromettere lo sviluppo del palato e dell’arcata dei denti.

In genere, si trova realizzato in silicone, che presenta caratteristiche inalterabili e per questo ne viene consigliato l’uso soprattutto nei primi mesi di vita del bebè. Un altro materiale resistente è il caucciù che, infatti, resiste alle lacerazioni e quindi risulta ottimo quando iniziano a spuntare i primi dentini.

Purtroppo in vendita si trovano anche ciucciotti realizzati con molte parti che si possono danneggiare trasformando questo prodotto in un oggetto pericoloso per il bimbo, per questo se ne consiglia l’acquisto a pezzo unico.

Quando vi spacciano prodotti anatomici per quelli formatori delle arcate dei denti non credete del tutto a questa loro funzione perché l’unico modo di far formare delle arcate dentarie regolari è la normale funzione fisiologica data dai movimenti della lingua, delle labbra e delle guance quando il bimbo succhia, mastica e deglutisce.

Per saperne di più sul ciuccio

Libri

Oggi si possono trovare facilmente in qualsiasi libreria, i libri per bambini che aiutano attraverso l’uso delle favole ad abbandonare l’uso del ciuccio. Tra questi ricordiamo:

  • Il ciuccio di Nina – editore il Castoro Bambini – prezzo 12,90 € – La storia particolare di una bambina che non vuole separarsi dal suo ciuccio.
  • Battista e il ciuccio – di Uri Orlev – Edizioni Motta Junior – prezzo 8,75 € – il racconto di un bambino che è costretto a separarsi dal ciuccio.
  • Il ciuccio, l’orsetto, il biberon e il dito in bocca – di Mark L.Brenner – Bonomi Edizioni – prezzo 14,90 € – un libro che riesce ad affrontare il ruolo che i cosiddetti oggetti transizionali hanno nella crescita del bambino.

Siti internet

  • Bimbo Market
    Accessori per allattare e soddisfare il bebè
  • Culla del bimbo
    Negozio virtuale per genitori esigenti.5000 prodotti delle migliori marche
  • Chicco
    Sito ufficiale della grande azienda specializzata in prodotti per bambino, articoli per l’infanzia e informazioni utili per le mamme
  • Avent
    Sito della famosa ditta di prodotti per bambini
Carnevale

Tortiglioni intortati

Milena Talento31 Gennaio 2023

One Comment

  • Amos ha detto:

    Io avrei un’idea rivoluzionaria che aiuterebbe i genitori in qualsiasi momento del giorno e della notte, per quanto rigurarda il ciuccio, ma non so con chi parlarne perchè potrebbe essere una cosa che rivoluzionerebbe tutto

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