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Scegliere la carta da parato

Scegliere caratteristiche e tipologie di carta da parato

Innanzitutto la carta da parati può essere realizzata in diversi materiali, come il nylon, la cellulosa o il lino. Di norma oggi hanno comunque tutte la caratteristica di essere lavabili e non infiammabili. Alcune addirittura sono persino ecologiche, nel senso che vengono realizzate esclusivamente attraverso materiali naturali e di recupero.

Oltre alle varianti più comuni, che riguardano soprattutto i soggetti raffigurati (carte da parati per bambini, floreali, monocrome) o lo spessore, è interessante sapere che ne esistono anche tipi con decorazioni in rilievo, dalle linee moderne e accattivanti, o in seta, e che molto diffusa sembra oggi quella cosiddetta vinilica, dalla superficie impermeabile e molto resistente, la quale presenta perciò la preziosa qualità di poter essere pulita facilmente e con grandi risultati.

L’elenco potrebbe essere infinito: esistono carte da parati lucide o opache, adesive, plastificate, con soggetti vintage per i più nostalgici, ma anche carte che riproducono sui muri, come fossero delle grandi tele d’artista, intere fotografie, quadri famosi, trompe l’oeil o immagini personalizzate.

Una delle novità più grandi degli ultimi tempi sono poi le carte da parati per esterni. Si tratta di un particolare tipo di carta di ultima generazione studiato apposta per resistere ai cambiamenti climatici e alle intemperie, da posizionare magari sui muri esterni come quelli di giardini o verande.

Rispetto al passato le carte da parati attuali possono comunque vantare una qualità e una resistenza maggiori, grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi materiali, che hanno aiutato, assieme ai fattori puramente estetici, questo genere decorativo quasi dimenticato a tornare in voga.

Pro e contro della carta da parato

La carta da parati quindi presenta degli indubbi vantaggi: si sporca con minor facilità, può essere, nella maggior parte dei casi, pulita facilmente, dona all’ambiente quel tocco in più che può trasformare completamente la stanza e fornisce a chi la sceglie una gamma vastissima di fantasie e colori. Inoltre si rivela la soluzione migliore per nascondere pareti imperfette o che presentano anomalie e irregolarità, non risolvibili altrimenti.

Lo svantaggio principale è invece da rintracciarsi soprattutto nei costi, ancora piuttosto sostenuti se si parla di carta da parati di qualità. E accanto a questo poi l’inevitabile logorio del tempo legato a fattori accidentali come macchie difficili o graffi, complicati da recuperare rispetto ad una parete verniciata.

Applicazione e rimozione della carta da parato

Anche il lavoro relativo al montaggio si presenta alquanto oneroso. Molte persone decidono per questo motivo di applicare da soli la carta da parati senza rivolgersi ad un professionista.

L’impresa, per quanto non semplicissima, appare tuttavia possibile senza incontrare grandi difficoltà. Qui di seguito qualche utile indicazione per incollare la carta da parati con le proprie mani.

Per prima cosa si ricorda che per ottenere un buon risultato è indispensabile che il muro su cui si andrà a lavorare sia il più possibile liscio e senza difetti. Utile sarebbe in tal caso passare sulla superficie della carta vetrata, dopo aver eventualmente chiuso con lo stucco possibili crepe o aperture.

Per quanto riguarda nello specifico la carta invece, che solitamente si vende in rotoli di misura standard, si consiglia di leggere sempre le indicazioni riportate sulla confezione: qui si trovano di norma il peso della carta e, in base a questo, il tipo di colla consigliata.

Uno strumento molto utile quando ci si accinge a montare da soli la carta da parati è sicuramente il filo a piombo. Si tratta di un attrezzo costituito appunto da un lungo filo flessibile e da un’estremità di acciaio o di ottone a forma di sfera appuntita, che serve a disegnare sulla parete una linea perfettamente perpendicolare al pavimento. Linea che fungerà da guida per poter poi attaccare senza errori la striscia di carta. Questa andrà a sua volta tagliata in base all’altezza del muro, avendo cura di lasciare 3/5 centimetri lungo i margini.

Per operare al meglio sarebbe utile un tavolo da lavoro ad hoc su cui stendere la carta, ma va benissimo anche un tavolo normale, riparato a dovere con un telo trasparente per evitare di rovinarlo. Il passaggio successivo infatti è quello di stendere attentamente la colla sul retro con l’aiuto di un pennello e lasciare che questa asciughi per qualche minuto.

A questo punto è possibile attaccare la striscia di carta al muro partendo dal bordo superiore e, seguendo la linea tracciata in precedenza, applicarla via via su tutta la superficie, evitando il più possibile la creazione di bolle d’aria. Per eliminare questo inconveniente e spianare in modo omogeneo la carta si utilizza alla fine un rullo o una spazzola da tappezziere. Le operazioni di rifinitura, quali l’eliminazione della carta in eccesso sui bordi o attorno alle prese elettriche, si eseguono con l’aiuto di un taglierino.

Se invece il lavoro che dobbiamo svolgere corrisponde all’esatto contrario, cioè togliere la carta da parati, ciò di cui ci si dovrà armare è sicuramente molta pazienza. L’operazione infatti non è troppo complicata, ma piuttosto lunga.

La prima cosa da fare in questo caso è bagnare la carta attaccata al muro con dell’acqua calda, sia manualmente, con una pennellessa o un rullo, che attraverso l’uso di un elettrodomestico a vapore. In alcuni casi si consiglia di aggiungere all’acqua un po’ di aceto o di solvente specifico per colla.

Una volta ammorbidita la carta da parati verrà via, staccandola preferibilmente a partire dagli angoli, con una certa facilità, se si tratta di carta spessa, lasciando dei vistosi residui se invece è carta fine.

In quest’ultimo caso infatti bisognerà bagnare la zona più volte e aiutarsi con una spatola metallica facendo attenzione a non rovinare la parete. Un accorgimento fondamentale è quello di proteggere durante questo tipo di operazione i mobili della stanza e il pavimento, ricoprendo il tutto con teli plastificati e vecchi giornali.

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