La scelta tra una cappa a parete e una a incasso dipende sia dal design della cucina che dalle esigenze tecniche e funzionali. Entrambe le soluzioni hanno vantaggi specifici, ma si differenziano in termini di potenza di aspirazione, manutenzione, estetica e rumorosità.
Cappe a parete: potenza ed estetica visibile
Le cappe a parete sono installate direttamente sopra il piano cottura e fungono spesso da elemento centrale del design della cucina. Questo tipo è disponibile in varie forme e materiali – dai pannelli in vetro e acciaio inox ai design inclinati o “a camino” – che si adattano perfettamente a cucine moderne e industriali.
Dal punto di vista tecnico, le cappe a parete tendono a processare una portata d’aria elevata, generalmente compresa tra i 500 e i 900 m³/h, adatta per cucine di grandi dimensioni o ambienti open space. Per la massima efficienza, molti modelli di fascia alta includono sensori di rilevamento dei fumi e della temperatura, che regolano automaticamente la velocità di aspirazione a seconda della qualità dell’aria. In particolare, la scelta della giusta cappa a parete può fare la differenza per chi prepara molti cibi che generano molti vapori e odori penetranti.
Inoltre, questi modelli possono presentare motori a basso consumo energetico, per contribuire a ridurre i consumi di elettricità. A chi sta a cuore l’efficienza energetica, la classificazione energetica (A o superiore) è un aspetto da ponderare con cura, poiché molti modelli di nuova generazione garantiscono un’aspirazione potente con consumi irrisori.
Cappe a incasso: discrezione ed efficienza compatta
Le cappe a incasso, integrate nei pensili o nei mobili della cucina, sono la soluzione ideale per chi punta ad un’estetica uniforme e discreta. Molte volte questo tipo di cappa si consiglia per cucine piccole o minimaliste, dove ogni centimetro può fare la differenza e dove la linea visiva deve rimanere pulita e ordinata.
Dal punto di vista delle prestazioni, le cappe a incasso moderne sono dotate di filtri ai carboni attivi e filtri antigrasso in metallo, che assicurano un buon livello di purificazione dell’aria, anche se la portata d’aria è in genere leggermente inferiore rispetto ai modelli a parete, con un range tra i 400 e i 600 m³/h. Ciò le rende adatte a cucine di medie dimensioni o ad ambienti in cui la ventilazione esterna è scarsa. Un vantaggio particolare è la ridotta rumorosità: essendo installate nei mobili, tendono ad assorbire meglio i suoni, risultando quindi più silenziose – un aspetto sostanziale per le cucine integrate negli spazi living.
In termini di manutenzione, molti modelli a incasso includono sistemi di estrazione rapida dei filtri e spie luminose che segnalano quando si deve pulire o sostituire i filtri ai carboni attivi, semplificando la gestione e mantenendo l’efficienza dell’aspirazione. Le cappe a incasso possono inoltre includere sistemi LED per l’illuminazione del piano cottura, migliorando la visibilità senza incidere eccessivamente sui consumi.
Rumorosità e comfort acustico
La rumorosità è determinante nella scelta tra i due modelli, in quanto le cappe a parete, non essendo protette da un mobile, possono risultare più rumorose, specialmente a velocità elevate. Tuttavia, le cappe a parete più recenti si avvalgono di ottime tecnologie di isolamento acustico, come motori fonoassorbenti e pannelli anti-vibrazione, che riducono il livello sonoro anche nelle configurazioni più potenti. I modelli a incasso, grazie alla loro installazione interna, tendono naturalmente a produrre meno rumore.
Quale modello scegliere?
La decisione d’acquisto tra una cappa a parete e una a incasso dipende da fattori come la frequenza di utilizzo della cucina, le preferenze estetiche e la necessità di contenere i consumi energetici. Le cappe a parete soddisfano appieno chi necessita di una portata d’aria elevata e cerca un elemento decorativo di impatto, mentre le cappe a incasso offrono una soluzione pratica per chi ha cucine compatte o spazi aperti, dove l’aspetto visivo gioca un ruolo fondamentale.