Sia per la tecnica del dragging che per la decorazione a pettine si tratta di tecniche di pittura che ben si prestano non solo per la decorazione delle pareti, ma anche per quella di oggetti e di mobili. In questa sede tuttavia ci si concentrerà su come utilizzarle per tinteggiare al meglio i muri del proprio appartamento.
Dipingere le pareti di casa con la tecnica del dragging
In inglese ‘to drag’ significa non a caso ‘trascinare’, ed è in un certo senso proprio quello che si ritrova a fare, chi decide di decorare una parete in questo modo. ‘Dragging’ quindi poiché il pennello viene letteralmente trascinato lungo tutta la superficie con movimenti regolari, dall’alto verso il basso. A differenza di come possa sembrare, il ‘dragging’ è una tecnica piuttosto difficile da eseguire e, nel caso in cui non si fosse esperti del fai-da-te, è consigliabile affidarsi a del personale qualificato.
La cosa comunque più importante da fare è, come sempre, preparare la parete, che in questo caso dovrà presentarsi particolarmente liscia ed omogenea, cercando di eliminare ogni possibile difetto con l’aiuto della carta vetrata e, dove serve, dello stucco.
Una volta che il muro è pronto e completamente asciutto è poi possibile iniziare.
I materiali che occorrono sono di norma i seguenti: pittura a guscio d’uovo per la base, vernice trasparente ad olio, vernice opaca chiara, acqua ragia, sottosmalto bianco a olio, coloranti universali, pennello piccolo e pennellessa.
La prima cosa da fare è applicare la base a guscio d’uovo e aspettare che asciughi completamente.
Prima di procedere alla tinteggiatura è necessario preparare la miscela mescolando prima di tutto la vernice trasparente ad olio con il colorante, a cui bisognerà poi aggiungere l’acqua ragia e un cucchiaio di sottosmalto bianco. Per quanto riguarda le dosi precise è sempre bene leggere le istruzioni presenti sulle confezioni o comunque farsi consigliare dai rivenditori.
Una volta che anche la pittura è pronta si può passare alla prima fase del lavoro, che consiste molto semplicemente nello stendere con la pennellessa, su una porzione limitata di superficie, un sottile strato di colore, attraverso passate prima verticali e poi orizzontali.
Prima che il tutto asciughi (questa è la cosa più importante da tenere a mente!) si dovrà successivamente passare sulla parete tinta il pennello asciutto, con movimenti il più possibile verticali, mantenendo la stessa pressione ad ogni passaggio e facendo attenzione, di volta in volta, ad eliminare gli accumuli di colore sulle setole.
Si proseguirà in questo modo dipingendo nuovamente la parete e tracciando col pennello, accanto a quelle già realizzate, ulteriori righe parallele.
Terminato infine il lavoro di tinteggiatura, dagli esiti decisamente eleganti e raffinati, si consiglia di passare sulla parete una mano di vernice trasparente opaca chiara.
Dipingere le pareti di casa con la decorazione a pettine
Per chi ama un effetto ‘rigato’ sulle pareti di casa la tecnica della finitura a pettine, rispetto al ‘dragging’, è certamente più facile da eseguire. Innanzitutto perché non è necessario essere troppo precisi e pignoli, in quanto le righe così ottenute non saranno solamente verticali, ma rispecchieranno i movimenti liberi della mano, e poi perché in questo caso è d’obbligo utilizzare uno strumento, la spatola a pettine appunto, che semplifica ulteriormente l’operazione.
I materiali da utilizzare per eseguire questo tipo di decorazione sono normalmente i colori a smalto, che permettono di ottenere risultati cangianti e vivaci. In alternativa è possibile utilizzare anche i colori naturali, ai quali tuttavia va aggiunta, con lo scopo di rendere la miscela più densa, della colla per tappezzeria: in questo caso l’effetto ottenuto è definito ‘tela ruvida’.
Indipendentemente dalla scelta per la quale si opterà, il procedimento è comunque lo stesso.
Con la decorazione a pettine è possibile creare sia una parete monocroma, utilizzando cioè un unico colore, che giocare tono su tono utilizzando due colori. Nel primo caso basterà dipingere con un rullo o una pennellessa parte della superficie e, quando questa è ancora bagnata, tracciare con il pettine un percorso ondulato seguendo la propria fantasia. Nel secondo caso invece occorrerà prima pitturare tutta la parete col colore base prescelto e poi, una volta asciutta, procedere a piccoli passi come sopra indicato, aggiungendo il secondo colore che dovrà essere di una tonalità più chiara.
L’operazione consiste sostanzialmente nell’asportare via via, attraverso i denti del pettine, piccole porzioni di pittura fresca. La scelta dello strumento è infatti fondamentale, proprio perché sono la grandezza e la forma dei denti stessi a definire il disegno condizionando tutto il risultato.
Il pettine va immerso nella vernice (che deve essere sempre molto densa) e, facendo ben attenzione a non farlo sgocciolare e a ripulirlo di volta in volta, deve poi essere passato sulla parete mantenendolo in una posizione leggermente inclinata.
Anche in questo caso è possibile (ma non indispensabile) rifinire la parete con una mano di vernice trasparente.
Strumenti di lavoro
Per quanto riguarda la tecnica del ‘dragging’ non esiste un vero e proprio attrezzo specifico, basta, come già ricordato all’inizio, un pennello di dimensioni ridotte.
Nel caso invece della decorazione a pettine, strumenti di questo tipo se ne trovano in commercio di tutte le tipologie, differenziandosi per prezzo, materiali e dimensioni.
Esistono ad esempio delle spatole decorative a pettine in acciaio flessibile e in gomma, ma è possibile realizzarle facilmente anche da soli, attraverso l’uso di una striscia di linoleum.
In quest’ultimo caso basta infatti realizzare con il taglierino un rettangolo o triangolo e tagliare poi, lungo uno dei lati, tanti piccoli denti: più i denti saranno larghi ovviamente, più grandi saranno le strisce sul muro.