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Riparare oggetti in ceramica

Infatti i pezzi sono stati ricongiunti con pazienza tramite un collante e le crepe sono state decorate con la polvere d’oro, le nervature risultano in evidenza e brillano di nuova vita. Questa tecnica, che prende il nome di Kintsugi, viene oggi utilizzata per riparare oggetti, vasi, ciotole, piatti, tazze di ceramica con la polvere dorata, a dimostrazione che le linee di rottura non sono un segno di fragilità ma di forza e bellezza.

L’arte del Kintsugi fai da te: strumenti e materiali

Un piatto del nostro servizio preferito è caduto e pensiamo sia irrecuperabile? Quello che dobbiamo fare è raccoglierlo e, ispirandoci alla filosofia Kintsugi, ripararlo ed esaltare quelle fessure così da far rinascere l’oggetto. Per riempire e valorizzare le crepe dobbiamo procurarci gli arnesi giusti:

  • Pennello fine
  • Colla bicomponente a presa rapida
  • Vernice o polvere dorataPrima è necessario mischiare la colla bicomponente con la polvere dorata e applicare il composto nelle crepe, in questo passaggio è consigliato eccedere con le dosi in modo che risulti ben visibile. Successivamente si devono tenere le parti a contatto per alcuni minuti, infine ripassare con il pennello sulle crepature per conferire un colore ancora più intenso. Se si vuole, si può optare anche per polveri color rame, bronzo o argento, ciò che è importante è far emergere una luce nuova.

Come comporre un oggetto nuovo con pezzi diversi

E se non si ha a disposizione una ceramica rotta da ricomporre? Si può ovviare recuperando pezzi di ceramica spaiati con cui si costruirà un vaso o un piatto che somiglierà a un mosaico. Dopo aver amalgamato bene, si spalma in quantità abbondante il composto e si terranno premuti i pezzi per qualche minuto senza rimuovere le parti in eccesso. È fondamentale scegliere una colla ad alta resistenza, ideale per superfici non combacianti e che permette di fare degli aggiustamenti dopo l’assemblaggio. Gli amanti delle idee del riciclo creativo non avranno difficoltà a trovare pezzi di ceramica da decorare e arricchire con vernici e polveri brillanti. Una variante della tecnica, detta Yobitsugi, consiste nell’incollare prima le parti con la colla e poi nel versare la polvere sull’eccesso di colla che fuoriesce dalle venature.

Il Kintsugi come filosofia di vita

La rottura di un coccio o di un oggetto in ceramica potrebbe sembrare un evento irreparabile invece, secondo l’arte del Kintsugi, rappresenta un’occasione per accettare ciò che è successo riparando il danno. Così anche nella vita dobbiamo affrontare difficoltà e traumi senza nasconderli, facendo sì che le cicatrici siano il racconto della nostra storia e di come siamo riusciti ad andare avanti. In questo l’arte del Kintsugi si avvicina alla filosofia orientale dello yoga che insegna come liberarsi del superfluo per tornare all’essenzialità.

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Milena Talento5 Novembre 2015

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