Regole perchè siano a norma di legge. 1
Effetti sulla pelle delle lampade per abbronzatura artificiale. 2
Chi deve evitare l’abbronzatura artificiale. 3
Come aprire un centro abbronzatura. 3
In Italia i centri di abbronzatura o solarium sono circa 13 mila. Molto spesso si trovano all’interno di centri estetici, ma le lampade abbronzanti sono presenti anche nelle palestre, nei centri benessere o in altre strutture. La moda dell’abbronzatura finta si è diffusa intorno agli anni ’80 e si è affermata sia tra più giovani che tra i meno giovani. Ci sono però molte regole e precauzioni che vanno rispettate affinché l’uso di lampade non divenga nocivo. Innanzitutto, in circolazione, è possibile trovare due tipi di apparecchiature abbronzanti con caratteristiche differenti:
- Lampade a ultravioletti fluorescenti
Si tratta di una tipologia di lampade che emette radiazioni ultraviolette in base alla composizione dei sali fluorescenti presenti nella superficie interna del tubo al quarzo, che serve da involucro della lampada. - Lampade Uva, ad alta pressione
Le lampade Uva ad alta pressione contengono vapori di mercurio e alogenuri metallici e sono in grado di emettere radiazioni di raggi ultravioletti di tipo Uva, Uvb, Uvc, visibili e infrarosse. Queste radiazioni ultraviolette vengono filtrate da appositi dispositivi ed eliminano le componenti ultraviolette indesiderate (gli Uvb e Uvc), lasciando invece passare gli Uva.
Offerta del mercato
Solitamente i centri offrono varie possibilità:
- Lampada esafacciale
abbronza viso e metà corpo, in alcuni casi anche le mani; la durata di esposizione è di circa 12 minuti e i costi variano dai 7 ai 15 euro - Doccia
è uno dei due modi per abbronzare viso e corpo; regala un colorito in 8 minuti e il costo va dai 10 ai 16 euro - Lettino solare
come il precedente serve per abbronzare tutto il corpo ma i tempi di esposizione sono più lunghi (20 minuti) e il costo va dai 15 ai 20 euro.
Regole perchè siano a norma di legge
Il comitato scientifico europeo sui prodotti di consumo, ha espresso il proprio parere riguardo alle apparecchiature per l’abbronzatura artificiale, stabilendo un limite massimo di irradianza efficace, indipendentemente dalla classe di appartenenza della lampada abbronzante. L’irradianza è il flusso di raggi che incide su una superficie; il valore viene espresso in Watt al metro quadro e nelle lampade solari corrisponde alla potenza. Il limite massimo deve essere minore a 0,3 W/mq. I solarium dovrebbero fornire i limiti di esposizione in modo che ciascuno possa poi valutarli in base alla propria pelle e dovrebbero indicare la distanza minima da mantenere dalla fonte di irraggiamento. Ma purtroppo, da recenti ricerche è emerso che la maggior parte delle apparecchiature presenti sul mercato, non sono corredate da manuali a norma.
Effetti sulla pelle delle lampade per abbronzatura artificiale
La pelle esposta ai raggi ultravioletti va incontro a due fenomeni di abbronzatura:
- pigmentazione immediata
cioè un lieve scurimento della cute, molto più visibile in coloro che possiedono una carnagione scura. È un processo dovuto all’effetto della melanina, pigmento presente nella pelle; in pratica i raggi ultravioletti causano un’ossidazione della melanina, ma questo effetto di imbrunimento inizia a diminuire dopo pochi minuti dal termine della seduta solare. - abbronzatura ritardata
consiste invece, in uno scurimento di diversa intensità, che varia a seconda del tipo di reazione personale all’esposizione, dovuta sia ai raggi Uva sia a quelli Uvb. Per coloro che hanno un abbronzatura ritardata, la pelle diviene visibilmente scurita dopo tre giorni dall’esposizione e tende a rimanere per un periodo più lungo.Questo spiega perché le persone con pelle chiara, pur ricorrendo all’abbronzatura artificiale, non riescono ad ottenere un colore molto scuro.
Bisogna tenere presente, poi, che ogni persona ha una diversa sensibilità ai raggi ultravioletti e di conseguenza, una diversa capacità di abbronzarsi e scottarsi, sia al sole che con le lampade abbronzanti. La cute viene classificata in quattro diversi fototipi:
- Fototipo I
le persone appartenenti a questo gruppo hanno una pelle molto sensibile, che si ustiona sempre e non si abbronza mai. - Fototipo II
la pelle di coloro che possiedono questo fototipo è moderatamente sensibile al sole, si ustiona spesso e riesce ad abbronzarsi leggermente. - Fototipo III
i soggetti con questa pelle, non sono sensibili al sole, si ustionano moderatamente ma si abbronzano mediamente. - Fototipo IV
la pelle è moderatamente resistente al sole, ha basse probabilità di ustionarsi e solitamente si abbronza notevolmente.
Le persone devono comunque sapere che l’abbronzatura delle lampade è di tipo superficiale e ha solo valore estetico. Non prepara perciò la pelle all’abbronzatura naturale, poiché i raggi solari sono molto più aggressivi e il rischio, esponendosi al sole dopo essersi sottoposti a lampade, è quello di scottarsi.
Per evitare problemi alla pelle
Gli esperti scoraggiano l’uso di lampade solari per ottenere un effetto estetico, ma cercano anche di sensibilizzare coloro che non riescono a rinunciare a questa pratica, con dei semplici consigli. Quindi tutti coloro che sono appassionati di tintarella artificiale dovrebbero:
- fare una visita dal dermatologo prima di sottoporsi a una o a un ciclo di lampade. Il medico potrà valutare eventuali fattori di rischio che possono sconsigliare l’uso di lampade abbronzanti
- eliminare sempre i prodotti cosmetici, il profumo e il trucco prima di ogni seduta
- scegliere i centri con apparecchiature di ultima generazione, provviste di filtri che assorbono i raggi Uvb e evitano di scottarsi
- mantenere una distanza di 30- 40 cm dalla fonte luminosa
- prestare attenzione al tempo e scegliere le lampade con il timer
- indossare gli occhialini per riparare gli occhi, perché la vista potrebbe subire danni se non ci si protegge. A creare problemi alla vista non è tanto la componente visibile della fonte luminosa, ma i raggi Uva e Uvb, che non essendo visibili sembrano non infastidire la vista, ma solo apparentemente
- chi porta le lenti a contatto dovrebbe toglierle prima di esporsi alla luce artificiale
- applicare un prodotto protettivo su corpo, viso e labbra prima di ogni seduta, e idratarsi al termine della lampada
- non usare acceleratori di abbronzatura
- evitare le lampade se si assumono farmaci con effetti fotosensibilizzanti
È poi importante non esagerare con le esposizioni; i medici consigliano un numero massimo di tre sedute al mese e comunque tra un’esposizione e l’altra dovrebbero trascorrere almeno 10 giorni. Non bisognerebbe fare più di venti lampade all’anno e in estate lasciar passare almeno una giornata tra la seduta di lampada abbronzante e l’esposizione ai raggi del sole.
Chi deve evitare l’abbronzatura artificiale
Ci sono persone che dovrebbero evitare l’uso di lampade abbronzanti per poi non incorrere a danni della pelle o peggiorare il proprio stato di salute. In particolar modo non dovrebbero ricorrere all’abbronzatura artificiale:
- coloro che hanno un fototipo I e II che, nonostante l’uso di protezioni possono rischiare bruciature
- I giovani adolescenti, che hanno meccanismi di difesa della pelle non ancora completamente sviluppati (in Francia, Spagna e California la legge vieta l’uso di lampade ai minorenni)
- Le persone che soffrono di intolleranza ai raggi solari, perché le radiazioni delle lampade luminose possono irritare la pelle e peggiorare la situazione
- Le persone che soffrono di melasma, (l’imbrunimento a chiazze della cute a causa di un eccessiva produzione di melanina) perché queste macchie rischierebbero di accentuarsi con l’uso di lampade abbronzanti
- Coloro che soffrono di couperose o capillari dilatati
- Le persone che hanno appena subito un intervento chirurgico, soprattutto di tipo estetico.
Come aprire un centro abbronzatura
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Whitesun
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Tecnosun solarium
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Portale che fornisce informazioni su docce solari, lettini e lampade abbronzanti