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privacy e sicurezza: non solo on line

Negli ultimi tempi molte nuove importanti disposizioni in termini di riservatezza hanno riguardato il mondo informatico, con l’introduzione del cosiddetto GDPR, acronimo di General Data Protection Regulation.

Cos’è il GDPR e cosa ha comportato

Il GDPR è un regolamento con validità comunitaria, dunque estesa a tutti i paesi membri dell’Unione, il quale riguarda appunto il trattamento dei dati personali e la privacy.

Le norme del GDPR sono innumerevoli e riguardano principalmente il mondo di Internet: oggi ad esempio i siti web sono obbligati a pubblicare un’informativa con cui si informa il navigatore circa l’utilizzo dei cookie e dei vari dati personali correlati alla navigazione.

Mentre si naviga in Internet, infatti, l’utente lascia numerose tracce: tramite appositi sistemi, infatti, i vari siti web sono in grado di conoscere da dove è pervenuta la visita, per quanto tempo è durata, quali pagine del sito web sono state visitate, quale dispositivo di navigazione è stato utilizzato e via discorrendo.

Analogo discorso vale per la pubblicità: molti banner propongono dei messaggi promozionali correlati alle ricerche effettuate dal singolo utente affinché l’intento commerciale possa rivelarsi ancor più efficace.

Senza approfondire oltremodo quest’argomento così vasto, è utile sottolineare appunto che il GDPR ha previsto una serie di obblighi anche nei confronti dei siti Internet e delle App che rilevano solo dei dati molto semplici, le norme sono ovviamente più stringenti per siti e applicazioni in cui viene richiesto di rilasciare varie tipologie di dati per le più disparate finalità.

Non solo le società, ma anche i semplici webmaster che gestiscono, ad esempio, un semplice blog, hanno dovuto adeguarsi a tali disposizioni per non rischiare di vedersi comminare delle pesanti sanzioni.

Documenti cartacei “a rischio”: tanti diversi esempi

La tutela della privacy, ad ogni modo, non è correlata esclusivamente a Internet, analoga attenzione deve essere rivolta anche alla gestione di documenti cartacei.

I documenti cartacei in cui sono specificati dati personali o societari riservati, o anche semplicemente confidenziali, sono tantissimi, ed è possibile fare tantissimi esempi a tale riguardo.

In un’azienda documenti di questo genere possono essere fatture, preventivi, copie di contratti, comunicazioni con fornitori e aziende partner: è evidente che sarebbe molto imprudente gettare simile materiale analogamente a come si farebbe con dei semplici fogli di carta in quanto chiunque potrebbe ritrovarsi a leggere contenuti riservati, anche in modo del tutto fortuito.

Anche il semplice cittadino, tuttavia, deve prestare la massima attenzione e deve smaltire con la massima accortezza i documenti cartacei in cui sono presenti dei dati personali o sensibili.

È sicuramente un grosso rischio, ad esempio, gettare delle fotocopie dei propri documenti d’identità: oggi il reato di furto di identità è uno dei più diffusi in assoluto, di conseguenza un malintenzionato in possesso della copia del documento personale di uno sconosciuto potrebbe compiere un’infinità di azioni fraudolente.

Analogo discorso vale per un estratto conto bancario, per un documento in cui si attestano i propri dati ISEE, per la ricevuta di un versamento bancario… è evidente che mai nessuno vorrebbe che uno sconosciuto si ritrovi tra le mani documenti di questo tipo e possa così conoscere quanto denaro possiede sul conto corrente, qual è la sua situazione economica familiare e quant’altro di riservato.

Alla luce di questo, dunque, è importantissimo smaltire i documenti di cui non si ha più bisogno con la certezza che dati e informazioni sensibili non giungano a disposizione di chicchessia.

Come si può compiere, dunque, quest’operazione così importante, ma così spesso ingenuamente sottovalutata?

Come smaltire documenti cartacei contenenti dati sensibili

In rete si possono trovare diversi consigli a tale riguardo, ad esempio c’è chi suggerisce di macerare i documenti, oppure di bruciarli.

Sicuramente queste soluzioni sono efficaci, ma sono tutt’altro che pratiche: è davvero poco verosimile cimentarsi in simili operazioni a livello domestico e ancor più in contesti aziendali, dove spesso la quantità di documenti da rendere “innocui” è assai cospicua.

Alla luce di questo, dunque, si può affermare senza esitazioni che le migliori modalità tramite cui evitare rischi in termini di violazione di privacy nello smaltimento di documenti da gettare sono due: utilizzare dei timbri specifici oppure dei distruggi documenti.

I timbri per la protezione dei dati rendono assolutamente indecifrabile ciò che viene coperto con il loro inchiostro, offrendo quindi le più solide garanzie; per acquistare questa speciale tipologia di timbro è necessario rivolgersi a delle aziende specializzate quali Timbri.it S.r.l., il cui sito web è appunto timbri.it.

L’altra soluzione consigliata si fonda, come si diceva, sull’utilizzo di un distruggi documenti, ovvero macchinari alimentati elettricamente i quali sminuzzano i fogli di carta rendendo impossibile la lettura di quanto scritto.

Sono sicuramente queste le opportunità più efficaci: bastano pochi secondi per scongiurare dei rischi che non si possono trascurare.

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Milena Talento15 Marzo 2022

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