La medicina alternativa
Spesso i ritmi di vita e le cattive abitudini influenzano lo stato generale del fisico che, arrivato all’inevitabile punto di saturazione, inizia a lanciare allarmi: ecco quei sintomi che noi, invece di ascoltare con attenzione, cerchiamo di far scomparire a suon di pillole e medicine.
Dimentichiamo che molti fastidi di salute derivano proprio dal progressivo indebolimento del nostro fisico, causato da un modo di vivere non adeguato ai suoi bisogni. Arrivano improvvisi sintomi e disturbi dovuti all’inquinamento, alla mancanza di esercizio fisico e all’eccessiva sedentarietà, alle condizioni stressanti della vita moderna, al fumo e talvolta persino all’abuso ingiustificato di antibiotici (presi al minimo raffreddore).
Nel corso degli ultimi dieci anni, tuttavia, un numero di persone fortunatamente in crescita ha preso coscienza della situazione iniziando a dedicare una maggiore cura a se stessa, alla parte fisica ma anche psicologica dell’individuo.
A differenza di quella occidentale tradizionale, la medicina “olistica” ad esempio si preoccupa del corpo nella sua totalità e sta prendendo sempre più piede anche nel nostro paese. Si prende quindi sempre più esempio dall’Oriente e dalle sue filosofie: ci si impegna preventivamente a fare in modo che il corpo, la mente e lo spirito agiscano in sinergia come un meccanisco sano.
Esiste quindi un insieme di pratiche e discipline, quasi tutte di provenienza orientale e di lunghissima tradizione (spesso millenaria), che si definiscono “medicina alternativa” in quanto si approcciano l’uomo in maniera alternativa rispetto alla medicina convenzionale e classica di scuola occidentale.
Si tratta naturalmente di terapie complementari, nelle quali non esiste contraddizione o contrapposizione rispetto alla medicina riconosciuta; anzi, esse sono considerate un potenziamento e un sussidio di quest’ultima.
Ovviamente è necessario affidarsi ad esperti che richiedono spesso consulti medici canonici preventivi: inoltre le loro opinioni e convinzioni non hanno la pretesa di poter essere considerate come dogmi o verità scientifiche assolute. La ricerca medica in questo settore è infatti in continua sperimentazione al fine di appurare l’efficacia di molti di questi trattamenti, anche se molti risultati sembrano confermare un buon numero di queste pratiche.
Vediamo quindi insieme, brevemente, quali sono queste “medicine alternative”.
Agopuntura
Le origini sono antichissime e cinesi, la terapia è basata sulla convinzione che attraverso il corpo scorra un flusso di energie in grado di donare vigore, vita; questa energia si dirama nel nostro corpo attraverso una fitta rete di meridiani e paralleli, ciascuno dei quali collegato ad un organo. I cinesi sostengono che la patologia derivi dal fatto che questo flusso venga ad essere bloccato da qualsiasi possibile cuasa, sia fisica che emotiva e pertanto prevedono la necessità di intervenire per ripristinare il naturale scorrere delle energie che riscaldano il corpo e lo immunizzano dalle malattie. L’ Agopuntura tende a ristabilire l’equilibrio corretto e quindi attiva il risanamento.
Spesso l’agopuntura è affiancata alla medicina tradizionale in ospedale ed in chirurgia a scopo anestetizzante, attraverso l’inserimento di aghi in punti del copro ben precisi, dove stimola le naturali difese del corpo e le endorfine. A volte gli aghi possono anche essere caricati elettricamente al fine di incrementare la stimolazione necessaria. Le sedute necessarie e spesso suggerite dall’agopunturista dipendono dalle condizioni del paziente, età, abitudini e tutta una serie di informazioni che l’esperto deve conoscere e valutare attentamente. Una prima richiesta dell’esperto è la visione della lingua del paziente,considerata una buona indicatrice dello stato fisico ed il battito del polso. Vengono toccate specifiche aree lungo i meridiani per identificare i punti di stagnazione energetica e scoprire quali sono gli organi che soffrono di squilibrio interno.
A questo punto viene inserito un certo numero di aghi sottili, sempre nuovi e sterilizzati, posizionati lungo i meridiani identificati in precedenza, al fine di riattivare e stimolare il naturale flusso energetico. La durata di ogni seduta può variare da mezz’ora a un’ora intera. L’ agopuntura ad oggi viene utilizzata per diversi generi di malesseri e patologie, ad esempio allergie, stitichezza, calcoli, emicrania, insonnia, disordini nervosi, depressione, sciatica, inoltre alcuni terapisti esperti affermano di aver avuto ottimi risultati anche in casi di disfunzioni cardiovascolari, problemi respiratori e della pelle. Importante sapere che l’agopuntura può essere adatta a persone di qualsiasi età.
Aromaterapia
Dal termine stesso si intuisce come si tratti di una terapia che utilizza gli oli essenziali e la forza vitale o gli ormoni delle piante, delle spezie, degli alberi, delle erbe aromatiche per scopi terapeutici. Anche l’ aromaterapia ha origini orientali, e gli stessi fautori sostengono che le proprietà terapeutiche degli oli essenziali sono in grado di agire per il recupero dell’ equilibri interni del corpo. Gli oli essenziali vengono usati sia per bagni, massaggi, compresse e preparati per la pelle sia per inalazione allo scopo di trattare particolari situazioni mentali e fisiche.
Si praticano forme di massaggio idonee all’aromaterapia, al fine di veicolare gli aromi agli organi interessati, piccole quantità di questi unguenti vengono miscelate a degli oli veicolanti, leggeri e naturali, per ridurne i potenti effetti e renderli facilmente assorbibili dalla pelle e farli quindi penetrare nel flusso sanguigno. Nel caso delle inalazioni si usano poche gocce dell’aroma in un bulbo di vetro, in un vaporizzatore o anche semplicemente su un fazzoletto o un pezzo di cotone; questi oli stimolano i centri nervosi nasali rimandando l’effetto direttamente al cervello. Alcune volte si richiede persino l’utilizzo degli oli per via interna.
L‘aromaterapia fa parte della medicina olistica nell’ambito della quale il paziente viene trattato in maniera completa, contemplando l’aspetto mentale, fisico ed emotivo ed il terapista specializzato in aromaterapia deve aver studiato presso una scuola riconosciuta per circa due anni. Gli usi più comuni sono quelli per il trattamento dello stress e di tutte la patologie ad esso correlate, dall’insonnia, all’ansia alla depressione. Gli effetti accertati di questa terapia sono una maggiore capacità di rilassarsi, livelli energetici più alti ed un senso di benessere generalizzato molto esteso.
Fitoterapia
La fitoterapia ha anch’essa origini antichissime e cinesi, è la forma più remota di medicina che si conosca. Molte medicine sono derivate dalle piante, estraendone i principi attivi, ma molti effetti collaterali delle medicine moderne di sintesi hanno ripostato molti scienziati alle erbe ed alle piante ossia all’erboristeria. Sembra che le piante siano in grado di preparare il corpo ai poteri curativi di loro stesse e dei loro estratti.
Risulta quindi che utilizzando tutti gli elementi di una pianta, essa sia efficace nel prevenire gli effetti collaterali. Le erbe sono complementi naturali della medicina classica e tradizionale che tutti utilizziamo, l’erboristeria intende bilanciare l’asse energetico del corpo e le erbe stesse possono essere utilizzate in modi molto differenti; per la precisione sono ben dieci i metodi principali per l’utilizzo, tra cui:
- l’infuso (detto comunemente tè) preparato immergendo le erbe essiccate o fresche in acqua bollente ed utilizzando il liquido per uso interno o esterno
- il decotto che è fondamentalmente la stessa procedura, ma è usato preferibilmente per erbe di consistenza più dura coma la corteccia, i semi, le radici, che vengono pressate prima di cuocerle
- le polveri che si possono preparare da erbe o cortecce o semi e radici pressate e quindi trasformate in capsule
- gli sciroppi derivati da decotti o infusioni e poi bolliti con miele per arrivare ad una preparazione erboristica
- le tinture che sono le erbe sospese in alcool, nel quale si sprigionano le proprietà attive
- gli oli essenziali che sono normalmente estratti per distillazione o compressione
- le erbe possono essere tradotte in pomate, creme, compresse e cataplasmi
Sono i cosiddetti rimedi fitoterapici che comunque richiedono l’intervento di un erborista o di un farmacista nell’indicazione del trattamento e della posologia. Sconsigliato il fai-da-te.
La cura viene sempre studiata dopo una attenta analisi dei sintomi ed un consulto globale del paziente, non solo perchè si tratta di erbe si deve pensare sia semplice dare giuste indicazioni, sarà sempre rilevante anche il rapporto di fiducia con il terapeuta e la sua conoscenza della persona bisognosa di cure.
La fitoterapia può essere applicata e risultare risolutiva in molte di quelle situazioni nelle quali si ricorre normalmente alla medicina tradizionale; si pone infatti come un complemento della medicina canonica soprattutto nel trattamento delle patologie croniche, come le allergie, le gastriti, i mal di testa, l’ulcera, la depressione, i disordini digestivi, i problemi della pelle e molto altro.
Idroterapia
Come dal nome si intuisce sia basata sull’uso terapeutico dell’acqua, antica pratica usata fino a pochi anni fa nelle case di cura e nelle cliniche. La teoria prevede l’azione curativa dell’acqua sia bevendola che sotto altre forme come i bagni, le docce, i getti e le infusioni. Addirittura anche il rumore dell’acqua, soprattutto nel suo scorrere (quindi ad esempio il suono di un ruscello), può essere benefico.
L’idroterapia non richiede, per essere praticata, la presenza di un terapista , tuttavia è utile trovarsi in strutture specializzate tipo terme, dove la praticità dell’utilizzo è garantita dal non far avvertire alcun genere di dolore o disagio durante i trattamenti. La terapia dell’acqua ha ottimi risultati nel trattare lo stress e soprattutto ne viene fatto largo uso in ospedali per supportare la fisioterapia dopo infarti, fratture, paralisi. In linea generale non vi sono controindicazioni all’utilizzo dell’acqua da parte di qualsiasi soggetto, purchè non si usi acqua troppo calda ed a meno che non vi siano situazioni particolari con medicazioni che non consentono l’uso dell’acqua.
Iridologia
L’iridologia è da considerarsi un metodo per la diagnosi e la prevenzione delle malattie piuttosto che una terapia; si effettua attraverso lo studio dell’iride e grazie a questa analisi visiva si possono diagnosticare patologie in corso. Un iridoterapista è in grado di consultare e studiare l’iride per rendersi conto della salute globale della persona; leggendo i suoi cambiamenti di colore e le caratteristiche delle sue fibre si può identificare la salubrità di alcuni organi del corpo, eveidenziare carenze, disordini ormonali e ghiandolari, addirittura ancora prima che si manifesti il problema fisico. Persino è possibile individuare lo stadio al quale si trovi una patologia, se è cronica o degenerativa.
Le iridi chiare, ad esempio, indicano sempre buona salute. Spesso accade che durante la visita il terapeuta scatti una fotografia dell’iride per delineare e stabilire come ha ricavato la sua diagnosi. La caratteristica dominanate di terapia consiste nel poter diagnosticare nmerose malattie anche degli organi interni, come fegato, cuore e reni, ma anche difetti dalla nascita, anemie, stress e relativi distrubi, situazini emotive particolari ed in genere debolezza fisica.
Si dice infatti che infezioni, carenze nutritive ed in fiammazioni siano i segnali premonitori di una malttia incipiente, pertanto poterli individuare con anticipo, consente di prendere provvedimenti tempestivi al fine di limitare lo sviluppo del problema. L’iridologia è praticabile su chiunque, senza distinzione di età o condizione di salute e non ha assolutamente nessun effetto collaterale non essendovi nessun tipo di invasività a livello corporale.
Riflessologia
La riflessologia, meglio conosciuta come la terapia della zona riflessa, è una pratica parecchio diffusa e conosciuta che riguarda la stimolazione attraverso il massaggio di certi punti di mani e piedi, corrispondenti ad altrettanti organi del nostro corpo.
Di base si fonda sul principio per il quale esiste un’energia vitale che fluisce nel corpo attraverso una fitta rete di meridiani e paralleli. I teraputi praticanti sostengono l ‘esistenza di 10 canali che percorrono in lunghezza e in larghezza il nostro corpo; pertanto stimolando e premendo su questi punti l’intero canale corrispondente nel corpo verrà sollecitato facendo uscire l’energia frenata fino a quel momento.
Va sottolineato come la riflessologia di per se non curi le malattie, semplicemente stimola la naturale capacità del corpo a risanarsi. I riflessologi quindi affermano l’utilità del trattamento in qualsiasi situazione, e molto spesso vi si ricorre per la soluzione di problemi legati allo stress ed a particolari situazioni emotive. Esiste uno schema riflessologico stabilito sia di mani che di piedi indicante quali delle loro parti corrispondono ai vari organismi del corpo.
Il procedimento è molto semplice e spesso piacevole per il paziente, in pratica il terapista tasta con lievi pressioni il piede nella pianta individuando le parti maggiormente sottoposte a tensione e spiegano si individuicome un piccolo granello o residuo di acido urico sottopelle ed all’interno dello stesso piede. In questi punti viene riflessa la debolezza spesso ancora prima che si manifesti, spezzando questi residui ed andando a stimolare quest’area con la digitopressione, ripartirà il corretto fluire dell’energia e così il buon funzionamento dell’organo corrispondente.Le sedute di solito durano un’ora e si tratta di una pratica adottabile anche in situazione che riguardino i bambini, gli anziani e le donne persino la trovano utile per affrontare i problemi della gravidanza.
Training autogeno
Il training autogeno è un tipo di terapia di rilassamento con la quale il soggetto interessato viene addestrato ad utilizzare la respirazione fino quasi ad ottenere uno stato vicino all’ipnosi. In condizioni di rilassatezza e seguiti da un buon istruttore si può raggiungere uno stato di profondo rilassamento che consente al copro di affrontare e risolvere stress, traumi emotivi, sifficoltà personali. Da uno stadio embrionale di rilassatezza è possibile procedere oltre sino a sperimentare la meditazione.
In fase d’esordio l’ insegnante terapeuta dovrà insegnare i primi esercizi di base che sono sei e che vanno ad agire subito sulla respirazione e sulle corrette funzioni del corpo; il rilassamento del sistema neuro-muscolare, quello del sistema cardiocircolatorio, la presa di coscienza della respirazione e del battito cardiaco, l’adduzione di calore all’addome e di freschezza alla fronte. Dopo i primi sei esercizi, sempre guidati, è possibile un accesso al subconscio attraverso la meditazione autogena e da qui procedre all’auto modificazione ossia ci si occupa di specifici organi ai quali vengono inviati segnali di autorisanamento.
La neutralizzazione autogena è il terzo stadio di questo affascinante e potente processo terapico, e necessita della assoluta credenza nel fatto che ci si possa curare in modo autonomo, attraverso uno stato totale di relax in grado di liberare il corpo e la mente da qualsiasi tensione. Per poter essere in grado di esercitare il training autogeno in assoluta autonomia è necessario essere addestrati da un buon terapeuta per poi, con il tempo, riuscire a gestire da soli la propria autoguarigione.
Questa terapia può essere utilizzata per situazini di stress particolare con aggravamenti come ad esempio la dipendenza da droghe, insonnia, problemi dermatologici, pressione alta e dolore cronico. I risultati possono davvero essere ottimi, anche se è necessario ricordare come sia doveroso credere alla tecnica e praticarla regolarmente.