Caratteristiche fisiche della malachite
La malachite fa parte del gruppo trimetrico e del sistema monoclino. Ha un abito cristallino particolare, nel senso che la malachite si presenta nella grande maggioranza dei casi in forma microcristallina. Questo significa che i componenti dei minerali e delle rocce, pur trovandosi allo stato cristallino, risultano essere di dimensioni talmente limitate da essere visibili e distinguibili solo utilizzando un microscopio. Non finisce qui, la malachite si può trovare anche in piccoli cristalli aghiformi nonché in ammassi che assumono la forma di un rene.
Dal punto di vista delle proprietà fisiche, va specificato che la malachite ha una durezza che varia tra valori compresi tra 3,5 e 4 sulla scala Mohs mentre la densità è di 4 g/cm3. L’indice di rifrazione è di 1,85, la lucentezza può variare da vitrea a sericea. La sfaldatura si svolge in una sola direzione ma c’è da dire che quasi mai è osservabile. La frattura è concoide ma può diventare all’occorrenza scheggiosa mentre sotto il profilo della trasparenza la malachite si presenta opaca. Il colore della malachite è essenzialmente verde ma esso può avere alcune particolari sfumature, come il verde giada o il verde smeraldo.
Genesi e giacimenti di malachite
La malachite ha origine da solfuri primari di rame. In particolare, essa viene scoperta nella parte superficiale in qualità di prodotto d’alterazione. I principali giacimenti di malachite si trovano nello Zaire ma anche in Russia, nello Zambia, negli Stati Uniti, in Australia. Giacimenti di malachite sono stati rinvenuti anche in Italia, in particolare nell’isola d’Elba.
Uso della malachite
La malachite in Russia viene prodotta sinteticamente anche se si presenta comunque abbastanza simile alla sua forma naturale. Inoltre, viene spesso considerata simile ad altri materiali importanti e famosi, come vetro, plastica e ceramica. La malachite viene usata come pietra semi-preziosa e, dunque, tagliata al fine di realizzare e scolpire piccoli oggetti che potrebbero essere tartarughe, ovetti, scacchiere, ciondoli e molto altro ancora.
Il colore della malachite la rende facilmente riconoscibile e distinguibile dagli altri minerali. Sono tante le persone interessate ad acquistare e collezionare esemplari realizzati con la malachite ma l’aspetto legato alla sua conservazione reca da sempre delle preoccupazioni, visto che la sua durezza è piuttosto bassa e che, dunque, potrebbe rovinarsi se non si fa attenzione al modo in cui vengono toccati ed utilizzati i campioni.
Curiosità sulla malachite
Esistono diverse curiosità legate all’uso della malachite. Sembra, infatti, che i Romani e i Greci in passato utilizzassero la malachite come amuleto e che servisse a proteggere le persone da infortuni. Quando la malachite si rompeva, infatti, era il segnale che un pericolo imminente, quello appunto di un infortunio, stava per sopraggiungere. Per via del suo colorito verde i minatori la chiamavano “verdura delle rocce”.
Paesi che oggi vantano una grande tradizione legata all’utilizzo della malachite sono la Russia e la Cina. In particolare, nella città di San Pietroburgo, in Russia, nella Cattedrale di Sant’Isacco sono state realizzate magnifiche colonne in malachite. Questa pietra veniva, inoltre, impiegata per rivestire le sale che accoglievano gli zar durante il periodo estivo ed il Palazzo d’Inverno.
Si sono diffuse alcune voci relative alla presunta tossicità della malachite. In realtà, la parte tossica non è la malachite in quanto tale, piuttosto la polvere che viene prodotta durante le fasi della lavorazione. Infatti, il consiglio che viene dato a chi vuole utilizzare la malachite a contatto con il corpo è di farlo solo se essa è stata precedentemente lucidata.
Esistono altre interessanti leggende legate alla malachite. Ad esempio, nell’antichità veniva considerata la pietra del paradiso e, per tale motivo, accostata a concetti come la bellezza, la sensualità, l’arte, la musica. E’ un simbolo che rappresenta soprattutto il sesso femminile. Proprio in tal senso, c’è una curiosità legata al periodo medievale quando si riteneva che la malachite potesse alleviare i problemi mestruali e facilitare il parto. Per tale motivo veniva definita la pietra delle ostetriche.
Importante anche il riferimento agli effetti corporei che può comportare la malachite. Si ritiene che essa funzioni molto bene come calmante. Serve a tal proposito a combattere l’insonnia e la depressione e a dare sollievo a tutto il sistema nervoso.
E’ utile anche per la cura di patologie sessuali. Infatti, può servire a curare le infezioni presenti negli organi genitali. Stimola le attività e le funzionalità del fegato e favorisce l’attività cerebrale oltre che quella nervosa.
Se viene utilizzata insieme all’ametista può combattere dolori e gonfiori. Chi presenta problemi legati alla fragilità dei capillari può ricorrere alla malachite la quale è importante anche per il benessere del cuore e di tutto il sistema circolatorio. Stimola la rigenerazione e le funzioni del sangue e dei tessuti.
Sotto il profilo psichico, la malachite è importante perché consente di affrontare e vivere al meglio le proprie esperienze e aiuta a credere nella possibilità di realizzare i propri desideri. Aiuta a dare la giusta considerazione agli aspetti estetici, stimola la conoscenza e la curiosità. Riduce il timore e favorisce una vita sociale, meno egoistica e maggiormente improntata alla vicinanza e alla comprensione del prossimo.