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Caratteristiche fisiche della turchese

La turchese fa parte del sistema triclino mentre appartiene alla classe mineralogica dei fosfati. Ha una durezza che può variare da 5 a 6 sulla scala Mohs mentre la densità varia tra 2,6 e 2,8 g/cm3. La lucentezza della turchese può essere cereo o lucentanea. Sotto il profilo della trasparenza la si trova quasi sempre opaca e solo in rare occasioni trasparente. L’abito cristallino della turchese è formato da noduli o, in alternativa, da microcristalli.

Ci sono pareri discordanti in merito alla sfaldatura della turchese. Secondo alcuni sarebbe perfetta lungo tutte le direzioni, secondo altri sarebbe difficile. La frattura, invece, è concoide mentre sotto l’aspetto cromatico il colore che prevale è l’azzurro-verde. La turchese, se portata alla temperatura di 250 gradi, tende ad assumere un colore verde. All’aumentare della temperatura l’acqua scompare e la turchese si trasforma in una pasta vitrea dal colorito scuro.

Genesi e giacimenti di turchese

La turchese si configura come un minerale di genesi secondaria. La sua origine si ha in seguito alla circolazione di soluzioni a base di minerali presenti in particolar modo nelle rocce sedimentarie arenarie e vulcaniche le quali, di solito, si presentano piuttosto fratturate.

Tale minerale è rinvenibile soprattutto nei giacimenti secondari di rame, in rocce alluminifere ignee o sedimentarie che sono situate in zone dal clima piuttosto arido. La turchese si torva in natura prevalentemente sotto forma di incrostazioni.

Il giacimento più importante di turchese si trova in Iran, nella località di Ali-Marsa-Koh che è situata presso Nishapur. Altri giacimenti sono stati scoperti in Uzbekista, Kazakistan, in Messico, nel Sinai, negli Stati Uniti d’America presso gli stati del Nevada, del New Mexico e dell’Arizona, in Africa, Turchia, Australia, Siberia, Perù e Tibet.

Varietà di turchese

Sono tante le varietà di turchese presenti in natura. Tutte le varietà hanno finito per assumere il nome della zona presso la quale sono state individuate. E’ per questo motivo che abbiamo:
• la turchese persiana
• la turchese nepalese
• la turchese americana
• la turchese africana
• la turchese cinese
• la turchese messicana

Ci sono anche delle eccezioni, ovvero della varietà di turchese che hanno assunto un nome non corrispondente al paese dove sono state rinvenute. La turchese giallo limone presenta un richiamo evidente al suo aspetto cromatico. Il colore è giallo chiaro anche se non è raro vedere anche un po’ di verde. La turchese giallo limone proviene dalla Cina.

La turchese trattata ha una particolare caratteristica, cioè le parti non compatte della pietra vengono colmate con l’aggiunta di una sostanza trasparente. La turchese stabilizzata, invece, prevede l’inserimento all’interno della cavità della pietra di resina, con l’obiettivo di dare ai colori la possibilità di non cambiare nel tempo. Infine, abbiamo la turchese mojave che presenta un colore verde acceso.

Uso della turchese

Sin dai tempi antichi la turchese è stata utilizzata come pietra ornamentale e preziosa. A fini gemmologici viene tagliata soprattutto a cabochon a superficie curva e senza sfaccettature. Grazie a questo taglio la turchese viene utilizzata per realizzare orecchini, anelli, sfere per collane, statuette. Gemme famose realizzate con la turchese si trovano al British Museum di Londra e al Metropolitan Museum of Arts di New York.

Nel Tesoro di San Marco a Venezia sono conservate delle turchesi, così come nel Museo degli argenti di Firenze.

Curiosità sulla turchese

Sia la tradizione occidentale che quella orientale assegnano alla turchese la capacità di portare fortuna e di fornire protezione contro i sortilegi. Quando il suo colore muta è il segnale dell’imminente arrivo di una situazione di pericolo. E’ conosciuta anche come spugna della negatività.

Gli egiziani consideravano la turchese il simbolo dell’universo ed era il segno che Dio era presente sulla terra. Tutte le civiltà antiche nutrivano molto rispetto e considerazione per la turchese. Ad esempio, per gli Indiani d’America era un minerale da scambiare e da utilizzare per gli ornamenti degli edifici e delle tombe. Erano, inoltre, convinti che portasse fortuna a coloro i quali partecipavano alla guerra.

Per quanto concerne gli effetti corporei della turchese possiamo dire che essa svolge un’azione ricostituente e permette di alleviare i dolori. Incrementa l’energia positiva e velocizza la fase di guarigione, soprattutto se si è reduci da un periodo nel quale il soggetto ha sofferto di deperimento. Serve, inoltre, a prevenire problemi alla gola e si rivela positivo anche per la purificazione dei polmoni.

Se guardiamo all’aspetto psichico, invece, si ritiene che la turchese sia utilizzata per stimolare l’intuizione e aiuti a riequilibrare i conflitti che il corpo può avere con lo spirito e che l’uomo può avere con la donna e viceversa.

Favorisce lo sviluppo della voce come forma di comunicazione privilegiata e come strumento per farsi rispettare ed apprezzare dagli altri. Dona energia nei momenti della vita in cui a dominare è la stanchezza e aiuta a ritrovare la gioia di vivere e a credere nelle proprie capacità.

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