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Come proteggere i nei dal sole

Come proteggere i nei al sole

Il sole fa bene ed è salutare. Tutti sappiamo che un po’ di sole fa bene alle ossa, ci aiuta a donare alla pelle un colorito più bello e più sano, ma è bene essere informati su quelli che potrebbero essere i rischi di un’esposizione scorretta al sole. Se preso male, nelle ore sbagliate del giorno e senza protezione, il sole può fare molto male alla pelle, soprattutto a chi è alle prese con molti nei sul corpo. L’esposizione prolungata al sole, poi, è causa di rughe, macchie della pelle e non fa certo bene a chi vuole un aspetto fresco e giovane. Il sole, infatti, secca la pelle e per quanto possa essere bello starne a contatto prima o poi rovina la pelle.

Il primo aspetto da prendere in considerazione quando si parla di pelle e sole è l’abbronzatura. L’abbronzatura, per chi non lo sapesse, è il modo in cui la nostra pelle si difende dal sole; la melanina viene prodotta quando il sole colpisce la nostra pelle e ha il compito di proteggere dai raggi ultravioletti.

Se, infatti, solo il 5% dei raggi solari viene riflesso, mentre la restante percentuale penetra nei tessuti del corpo ed è quindi necessario proteggersi per beneficiare al meglio dell’energia del sole senza danneggiare la pelle. La relazione tra sole e tumori è ormai nota e l’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti è uno dei principali fattori per lo sviluppo dei tumori della pelle meno aggressivi, mentre per quel che riguarda i melanomi più aggressivi, sono noti i fattori solo in parte, tra cui la storia familiare, il fototipo, occhi chiari e pelle chiara, e la presenza di numerosi nei sul corpo.

Perché il sole danneggia la pelle

Ma perché? E in che modo il sole può fare male alla pelle? La risposta è semplice: perché i raggi ultravioletti penetrano nella pelle e possono danneggiare il dna delle dell’epidermide. Alcuni danni sono minimi e possono essere facilmente fronteggiati, mentre altri possono dare inizio ad alterazioni di tipo canceroso che è importante identificare e monitorare nel tempo.

Vediamo allora quali sono alcune regole fondamentali da seguire per proteggere la pelle e i propri nei dal sole:

  • Durante i primi giorni di esposizione al sole usare una protezione compresa tra la 30 e la 50. Questa è la prima e importante regola per proteggere la pelle, a prescindere dai nevi. Una pelle protetta è una pelle più sana.
  • Se sentite tirare la pelle indossate un cappello o copritevi con un indumento. Non basta restare sotto l’ombrellone perché i raggi solari penetrano lo stesso, abbronzano e bruciano comunque. Se per esempio sentite le spalle bruciare la cosa migliore è mettersi sì sotto al sole, ma solo se nello stesso momento indossate una maglietta.
  • Evitare di prendere il sole quando splende alto, circa dalle 11 alle 16; in questo arco di tempo i raggi solari sono più pericolosi e forti e possono essere responsabili di pericolose ustioni. Meglio preferire l’esposizione quando il sole è più mite, ma non per questo meno abbronzante.
  • Spalmare la crema prima di uscire di casa e non aspettare di essere arrivati in spiaggia, quando la pelle è a diretto contatto con il sole. Questa è una pratica spesso sottovalutata e che, invece, dovrebbe diventare la routine quando siamo al mare: non aspettare di trovarsi a contatto con il sole, soprattutto se sono i primi giorni di esposizione e soprattutto se avete la pelle delicata.
  • La crema non dura per tutto il giorno ed è necessario spalmarla di tanto in tanto e ogni qualvolta se ne senta il bisogno, anche dopo il bagno nonostante le molte promesse delle creme resistenti all’acqua del mare.
  • Non usare creme solari degli anni passati; se vi avanza della crema dall’anno prima sappiate che non è più buona perché i filtri solari dopo un po’ tendono a degradarsi.

La relazione tra nei ed esposizione al sole

In medicina si chiamano nevi, tutti noi li conosciamo con il più comune nome di “nei” e sono quelle macchie che possiamo scorgere sulla pelle di diverso colore. Chi ha la pelle chiara e gli occhi chiari è più soggetto alla formazione di nei sulla pelle, mentre chi ha la pelle e gli occhi scuri ne ha sicuramente meno. In generale, quello che conta è chi ha dei nei sulla pelle deve proteggerli soprattutto in estate, quando la pelle è soggetta a una massiccia esposizione al sole.

I nei sono considerati tumori benigni dell’epidermide ed è importante controllarli in modo periodico per verificare che non subiscano alterazioni morfologiche, a livello di colore, forma e simmetria. Per questo è importante, soprattutto chi ha molti nei sparsi su tutto il corpo, sottoporsi a controlli periodici presso un dermatologo.

Al mare, invece, è importante proteggere la pelle e i nei, perché la scorretta esposizione al sole potrebbe essere la causa di eventuali modifiche dei nei, oltre che a essere pericoloso della salute della pelle in generale. Ecco allora quali sono tutte le precauzioni da prendere per proteggere i nei al sole e la salute della pelle durante l’estate, ma anche in inverno nel corso delle vacanze in montagna.

L’esposizione al sole durante il giorno

Per prima cosa quando si tratta di esporre la propria pelle al sole è necessario ponderare bene quando e come esporsi al sole. Le ore ideali per l’esposizione sono le prime ore del mattino e quelle del tardo pomeriggio. In questo frangente di tempo il sole è troppo forte e questo non è ideale per la pelle, soprattutto se è delicata. Al contrario, nelle prime ore del mattino e il pomeriggio tardi il sole è più mite, ma non per questo abbronza meno. Anzi, un’esposizione durante queste ore garantisce un’abbronzatura più graduale, omogenea e sana.

La seconda regola da mettere in pratica per proteggere al meglio i nei sotto al sole è quella di utilizzare dei solari protettivi di buona qualità. Non lasciatevi trasportare dalla foga di abbronzarvi subito e non abbiate paura di schermare la pelle con una crema ad alta protezione. La protezione 50, per esempio, protegge molto la pelle ma favorisce anche l’abbronzatura.

Per quanto riguarda la protezione del neo stesso, invece, questa porzione di pelle andrebbe coperta integralmente, con una protezione totale, anche se la schermatura della protezione totale lascerà completamente bianco il lembo di pelle su cui lo spalmate. In alternativa, in farmacia si possono acquistare anche dei cerotti appositi che si possono applicare sui nei per proteggerli dal sole.

L’esposizione al sole in montagna

Quando parliamo di nei e di protezione dal sole la nostra mente corre immediatamente al mare, ma anche per quel che riguarda le vacanze in montagna è necessario proteggersi come si deve. Anche se in montagna l’esposizione al sole riguarda la sola faccia, è bene ricordare che l’intensità del sole alle alte temperature è molto forte ed è importante usare la giusta protezione solare anche se è inverno e anche se ci troviamo in montagna.

La crema deve avere una protezione solare piuttosto alta in montagna dal momento che i raggi ultravioletti sono molto più intensi. Ecco qualche consiglio in merito:

  • Le nuvole non schermano le radiazioni
  • La neve riflette l’80% dei raggi UV
  • L’aria fresca riduce la sensazione di calore sulla pelle ed espone di più alle scottature
  • Contorno occhi, nasco e orecchie sono le zone più delicate

Il parere del dermatologo

Tutti i dermatologi sono concordi nell’affermare che non è vero che il sole fa male, anzi. Il sole fa bene al corpo, assicura al corpo il giusto apporto di vitamina D ma, come per tutte le cose, è la dose e la quantità che fa la differenza. Il sole deve essere preso con intelligenza, con le dovute protezioni e con molta attenzione, nel rispetto della pelle e della sua salute.

Quello che, inoltre, i dermatologi consigliano è di sottoporsi a visite dermatologiche, anche una volta ogni anno se in presenza di molti nei, soprattutto per chi ha la pelle chiara e gli occhi chiari ed è quindi un soggetto più delicato e più esposto.

Oltre a questo, i medici ribadiscono l’importanza di saper osservare il proprio corpo e i propri nei. Se si nota qualcosa di diverso, o si nota la comparso di un nuovo neo, è opportuno recarsi dal medico per farlo controllare e per valutare se si tratta di una modifica sostanziale o di poco conto.

E se dovete recarvi dal medico per il controllo di routine, ricordate di non farlo appena tornati dalle vacanze, quando la pelle è ancora abbronzata, se non per casi eccezionali. Meglio aspettare qualche mese, quando la pelle avrà perso la tintarella estiva e sarà tornata alla normalità.

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