Cosa fare in caso di pressione bassa
La pressione arteriosa varia da persona a persona e i valori normali, in genere, sono quelli compresi tra 120/70 e 140/90 mmHg. Al di sotto di questi valori si parla di pressione bassa, detta anche ipotensione, a indicare che la pressione sistolica, ossia la massima, è inferiore ai 90 mmHg.
Mens sana in corpore sano, dicevano gli antichi e, in effetti, anche per quel che riguarda la pressione i segreti sono due: alimentazione sana e attività fisica. Non è necessario praticare sport a livello agonistico; anche delle lunghe passeggiate, ma fatte con costanza, possono aiutare il corpo a mantenersi in forma e a contribuire a mantenere stabili i livelli della pressione.
Fatte le dovute premesse, è necessario prendere in considerazione anche l’eventualità in cui, per cause fisiologiche che variano da persona a persona, la pressione si abbassa oltre la soglia considerata normale. Si parla quindi di ipotensione, un fenomeno piuttosto diffuso che può dipendere da diversi fattori. Ma vediamo allora perché succede e quali sono gli accorgimenti che, oltre al consulto del medico, possiamo mettere in pratica per ripristinare i livelli della pressione.
Perché la pressione scende
Quando la pressione massima scende oltre la soglia considerata normale, a calare è anche la pressione minima, anche se, in genere, quando la pressione minima è minore di 60 mmHg le cause sono a ricercare in altre patologie, come la rigidità a carico delle arterie o l’insufficienza della valvola aortica. La pressione bassa, in ogni caso, è considerata una condizione benigna, ma è sempre bene tenerla sotto controllo ed essere informati sugli eventuali rischi.
Quando la pressione cala, in modo più o meno brusco, possono manifestarsi dei sintomi ben precisi, come i capogiri, una sensazione di nausea, il volto pallido e una sudorazione fredda. Se invece la situazione è cronica la spia di questa condizione può essere un semplice senso di stanchezza, mancanza di concentrazione e sensazione di perenne fatica.
Spesso i sintomi si manifestano quando il corpo cambia posizione, da sdraiato a seduto o viceversa o al mattino appena svegli. Questo avviene perché il corpo riesce a tenere sotto controllo la quantità di sangue in circolazione attraverso la vasocostrizione e quando questo meccanismo non funziona come dovrebbe, ecco che compaiono i sintomi descritti. La pressione bassa, tuttavia, può essere una condizione comune per chi segue un regime di attività sportiva molto intenso o ha un’alimentazione molto povera di sale che, come è noto, tende ad alzare la pressione.
Come curare la pressione bassa
Il valore della propria pressione deve sempre essere comunicato al proprio medico di famiglia che, qualora si riscontri una situazione poco stabile, procederà a misurarla in modo costante per monitorare la situazione nel tempo. La terapia per la pressione bassa dipende dalle cause che provocano questa alterazione.
Ci sono condizioni, poi, in cui avere la pressione lievemente al di sotto dei valori standard è perfettamente normale. Questo succede soprattutto in estate, quando il caldo contribuisce a questo genere di alterazione, facendoci sentire più stanchi, più deboli e spossati.
Nei casi di alterazioni lievi, basta adottare alcuni accorgimenti che, sotto controllo medico, possono aiutare a normalizzare la situazione. Condire le pietanze che si mangiano con un po’ più di sale, per esempio, ma senza abbondare per non incorrere nel pericolo opposto, può aiutare a normalizzare una pressione molto bassa. Allo stesso modo, anche un’attività fisica di tipo aerobico può aiutare, così come evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde.
In altri casi ancora la pressione bassa è la diretta conseguenza di un farmaco, o più d’uno, che in quel momento si sta assumendo. I farmaci che curano il Parkinson, quelli che curano la prostata e i farmaci diuretici hanno, come effetto collaterale, quello di abbassare la pressione.
Se la pressione bassa è una situazione cronica, esistono delle misure che aiutano a tenere sotto controllo la situazione, come le calze elastiche di tipo compressivo. Altre volte è necessario intervenire con alcuni piccoli accorgimenti, come contrarre i muscoli dei glutei e delle cosce, incrociare le gambe e poggiare le gambe sulla sedia quando siamo sdraiati.
Per chi soffre di pressione bassa e spesso ha la sensazione di svenire da un momento all’altro è bene coricarsi con le gambe sollevate più alto del livello del cuore. Questo rimedio, utile anche in caso di svenimento, serve a fare in modo che venga ripristinata la circolazione del sangue verso il cervello.
Il medico di famiglia deve tenere sempre la situazione sotto controllo e, qualora questi accorgimenti si dimostrassero inefficaci, intervenire con la prescrizione di farmaci a base di cortisone, che trattengono liquidi e sale, o farmaci vasocostrittori con tutti gli effetti collaterali che comportano.
La pressione bassa e lo stile di vita
Stile di vita e valori della pressione vanno di pari passo e, se si cura particolarmente l’alimentazione e si effettua una regolare attività sportiva, si hanno più possibilità di non avere problemi con la pressione arteriosa. La dieta deve essere sempre corretta e bilanciata, con un grande apporto di frutta e verdura e pochissimi grassi, noti per essere i nemici per eccellenza del cuore.
Per avere dei valori normali della pressione è necessario anche ridurre il consumo di alcolici, il fumo di sigaretta e imparare a mangiare e masticare bene. Quest’ultimo aspetto è spesso sottovalutato ma è fondamentale per garantire una buona digestione che, per lavorare, ha bisogno di molto sangue. Per questo motivo le classiche “abbuffate” vanno limitate il più possibile a favore di pasti leggeri e ben cadenzati durante la giornata e possibilmente seguiti da lunghe passeggiate.
Da evitare nel modo più totale sono la sauna e il bagno turco, condizioni che mettono il corpo sotto sforzo e tendono ad abbassare il livello della pressione sanguigna. Per lo stesso motivo, è importante restare all’ombra, in estate, durante le ore più calde del giorno e concedersi una sosta sotto all’ombrellone quando il caldo diventa soffocante.
Pressione bassa e altre patologie
La pressione bassa, di per sé, non è una condizione pericolosa e può essere facilmente contrastata mettendo in pratica alcuni semplici accorgimenti. Altre volte, però, la pressione bassa può essere la spia di una patologia più grave, come un’aritmia, una emorragia interna, un’insufficienza di tipo cardiaco o un disturbo neurologico.
Se si accusano dei disturbi come vertigini, senso di nausea, stanchezza e sudorazione fredda è necessario misurare la pressione per confermare che i fastidi siano causati realmente da un livello basso di pressione. È bene anche ricordare che, in prima istanza, la pressione potrebbe risultare normale e che è quindi buona pratica ripetere la misurazione più volte a intervalli di cinque minuti.
Per verificare se i disturbi che si accusano sono da imputare alla pressione bassa, è utile procedere con la misurazione definita pressoria. Questo tipo di misurazione si rileva con il soggetto seduto e, a distanza di cinque minuti, si chiede alla persona di alzarsi in piedi per tre minuti per poi farla sedere nuovamente. Misurare la pressione in questo modo può servire a constatare, o meno, un brusco calo della pressione sanguigna, fornendoci un primo spunto per andare a indagare sulle vere cause dei fastidi accusati.
Cosa mangiare in caso di pressione bassa
Scegliere accuratamente quali cibi mangiare in caso di pressione bassa può essere un valido aiuto. I cereali integrali, anche se non incontrano i gusti di tutti, sono degli ottimi alleati contro la pressione bassa. Contengono vitamina B e C e sono ricchi di minerali, in particolare di ferro, potassio e magnesio.
Le verdure, come abbiamo detto, non devono mai mancare. Ma quali preferire in caso di pressione bassa? Patate, fagiolini, zucchine, peperoni e insalata verde non devono mai mancare nel frigorifero, insieme alla frutta secca, come noci e mandorle. Per quel che riguarda la frutta, invece, le banane, ricche di potassio, insieme alle pesche e alle albicocche, oltre ai frutti di bosco, sotto un toccasana per chi ha la pressione bassa.
Non dimenticatevi, poi, di bere molta acqua durante il giorno, indispensabile per mantenere il corretto livello di idratazione nel corpo. In caso di pressione bassa è consigliabile scegliere un’acqua ricca di sali minerali, ideali per regolarizzare la pressione.
Per garantire al corpo il giusto apporto di sali minerali, per combattere la pressione bassa è consigliabile consumare le verdure crude che, a differenza di quelle cotte, conservano integre tutte le loro proprietà nutritive. Frullati di verdure e centrifughe sono perfetti e possono essere consumati al mattino, a colazione, oppure anche a metà pomeriggio e durante i pasti stessi. Mela, sedano e limone, per esempio, contengono tutte i nutrienti necessari per aiutare il corpo a ripristinare il giusto livello di pressione.