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Storia dei pattini

I primissimi pattini di cui si ha traccia sono le ossa del Mammuth che venivano utilizzate per scivolare sul ghiaccio. Seguono diverse ere dopo dei rudimentali prototipi realizzati come lastre, lame in acciaio su cui tenersi per muoversi sul ghiaccio.

Il pattinaggio vero e proprio è nato nel Cinquecento in Olanda, per consentire gli spostamenti nei periodi invernali, quando i movimenti da una zona ad un’altra erano resi difficili dalle forti nevicate. In particolare si ricorda una data, il 1572, come testimonianza della presenza dei pattini per il ghiaccio: sembra che durante uno scontro in mare aperto fra Spagnoli e Olandesi, questi ultimi si siano salvati appunto utilizzando i pattini, mentre i nemici erano bloccati in mezzo ai ghiacci.

Ed esisteva all’epoca già un santo protettore dei pattinatori, Santa Lidwina.

Pattini e pattinaggio

L’elemento di interesse è che i pattini siano nati come mezzo di trasporto e abbiano continuato per lungo tempo a svolgere tale funzione: non è infrequente trovare nei quadri dei pittori fiamminghi persone sui pattini che portano il canestro della spesa.

Nel 1870 il pattinaggio approda anche in Italia con la nascita a Milano del primo club e, appena sette anni dopo, ha luogo il primo campionato italiano.

Nel 1900 i pattini iniziano a raffinarsi, le moderne tecniche della lavorazione industriale si applicano alla creazione di pattini sempre più confortevoli, con le rotelle o in linea.
I primi erano composti da un minimo di due e un massimo di dieci rotelle, a scelta fra tre materiali – legno, ferro o gomma.

Le ruote si devono ad un americano infastidito dall’impossibilità di utilizzare i pattini nel periodo estivo, o comunque quando il ghiaccio si scioglieva, e che pensò di dotarli di un meccanismo allora sconosciuto, lo sterzo, che permetteva di indirizzare le ruote mediante i movimenti del corpo.

Nel XX secolo il pattinaggio non è più un mezzo di locomozione, bensì di svago: si inizia a pattinare su piste non solo di ghiaccio, ma anche di legno, al suono delle musica – inizialmente di un’orchestra dal vivo.

Tipologie di pattini in commercio

La prima divisione fondamentale è tra pattini a rotelle e pattini da ghiaccio.

Le rotelle poi si suddividono in pattini “quad”, ossia quelli classici a quattro ruote, e pattini “in linea”, che non sono solo i Rollerblade, di certo i più moderni e simili, nell’uso, a quelli da ghiaccio. Rollerblade non è infatti, come si potrebbe credere, un tipo specifico di pattino, ma solo il marchio dell’azienda che per prima ha sfruttato commercialmente l’idea su vasta scala di un pattino adatto a tutti per muoversi anche su strada, non solo sulle piste.

Esistono anche altri tipi di pattini in linea, come gli Snow White ed i Pic Skates (anche questi sono marchi di aziende produttrici) che vengono usati nel “pattinaggio di figura”, in cui non è presente alcun freno posteriore e il tampone (o rostro anteriore), ben lungi dall’essere usato come freno, serve invece per salti e figure, come il tampone dei quad e come i dentini dei pattini da ghiaccio.

Pattini a rotelle

I primi modelli erano in legno, lunghi al massimo 50 centimetri, poi è arrivato il metallo e infine lo scarponcino come lo conosciamo, quello con i cuscinetti a sfera e le due coppie di ruote di plastica. Le gare con i pattini a rotelle si effettuano necessariamente su delle superfici lisce e dure, che assecondano la scorrevolezza e sono prive di pericoli; spesso a tal fine si utilizzano le aree chiuse al traffico, ad esempio durante le manifestazioni e le feste cittadine.

La classica pista per il pattinaggio a rotelle è una striscia intervallata da due curve e due rettilinei, tutti sopraelevabili e inclinati verso l’interno.

Pattini in linea

Sono detti (impropriamente come abbiamo visto) rollerblades, e rapresentano gli ‘ultimi arrivati’ in ordine cronologico ma tra i più apprezzati in ogni parte del mondo. Hanno un guscio in plastica provvisto di lacci o di ganci studiati per mantenere la caviglia ferma e per proteggerla da cadute e traumi, le rotelle non sono più disposte su due file, ma una dietro l’altra sulla lunghezza.

La struttura su cui sono collocate le ruote termina con il freno, che ha la forma di una sporgenza nella parte posteriore, di solito in gomma. I modelli più recenti presentano ruote sempre più grandi, in modo da consentire velocità maggiori.

Questo tipo di pattino in linea è però il modello classico studiato dalla Rollerblade per il grande pubblico, con il freno posteriore, ma va precisato che esso non viene usato né da pattinatori esperti, né da quelli agonistici. Queste ultime categorie, infatti, avendo diverse tecniche di frenata non usano quel tipo d freno che, tra l’altro, è considerato da essi un elemento di impaccio.

Il pattinaggio di figura

Si suddivide in “artistico“, “danza” e “sincronizzato“. L’equivoco che vede spesso confondere il pattinaggio di figura con il pattinaggio artistico è comune ed è dovuto al fatto che in inglese il “pattinaggio artistico” non esiste come termine ed è quindi detto “Figure Skating“; questa dicitura assume però il doppio significato di generico “pattinaggio di figura”, in testa alla categoria, e di “pattinaggio artistico”, come lo chiamiamo noi, nella denominazione della specialità.

Nelle varianti del pattinaggio di figura a rotelle esiste poi anche il “pattinaggio spettacolo” una varietà di gruppo che prevede l’uso di attrezzi scenici, che non ha riscontro sul ghiaccio dove gli attrezzi sono invece assolutamente vietati. Il pattinaggio di figura è uno sport di tipo individuale, di coppia o anche di squadra in cui mediante il movimento sui pattini si eseguono esercizi sul ghiaccio.

Gli esercizi si effettuano su una base musicale e possono raffigurare linee, passi, cerchi, piroette, salti, il tutto legato in coreografie con diversi gradi di difficoltà.

All’interno della categoria si distingue fra tre specialità:

  • pattinaggio artistico tradizionale
    eseguito appunto da un singolo o da una coppia che si muove all’unisono
  • danza su ghiaccio
    che sul ghiaccio si svolge rigorosamente in coppia (a rotelle anche in solitario) ed è meno acrobatica dell’artistico, dato che somiglia di più ai balli da sala
  • pattinaggio sincronizzato
    a squadre, anche miste, ma quasi eslusivamente femminili

Per praticare questo tipo di discipline, è necessaria o comunque consigliata la provenienza dal mondo della danza, che garantisce la coordinazione neuromuscolare ed una buona struttura fisica. Per le donne è richiesto un fisico snello, longilineo, nonché una massa corporea essenziale, quel tanto che basta per consentire le prese e le evoluzioni acrobatiche; al contrario, per l’uomo l’ideale è una struttura fisica robusta e solida, che consenta prestazioni basate sulla forza fisica.

Dal punto di vista dei benefici sul corpo, il pattinaggio artistico rappresenta uno sport completo, nella misura in cui interessa tutte le parti del corpo, non solo alcune come si potrebbe pensare con sguardo superficiale. E’ innegabile che legambe vengano coinvolte in modo rilevante, perché le cosce e i glutei subiscono una pressione continua, ma le braccia servono per mantenere l’equilibrio e partecipano quindi attivamente agli esercizi, così come gli addominali, che sono decisivi per la postura.

Azione quindi a tutto tondo sulla massa corporea, e ancora benefici sull’apparato cardiocircolatorio perché si tratta di una disciplina aerobica e, in quanto tale, agisce sulla frequenza cardiaca e sulla circolazione venosa. L’unica nota dolente sono scivoloni e distorsioni: finire con il sedere a terra sarà la norma e riportare piccoli traumi anche. Ma qualche livido non ha mai ucciso nessuno

Il pattinaggio sul ghiaccio

Si può svolgere individualmente o in coppia, realizzando sequenze di figure con il supporto di una base musicale. Caratteristiche:

  • velocità
  • equilibrio
  • coordinazione
  • interpretazione
  • dissimulazione dello sforzo fisico

In effetti, non si ha mai l’impressione che i pattinatori si stanchino durante la prestazione: sorridono e volteggiano come fosse la cosa più naturale del mondo, mentre in realtà il corpo è sottoposto ad uno stress non irrilevante.

La valutazione delle performance segue peraltro criteri molto rigidi espressi in punteggi fissi prestabiliti e univoci: una giuria composta da nove elementi giudicherà quindi le esibizioni non su una base di confronto fra gli atleti, oppure sulla riuscita oggettiva e/o emozionale dell’esercizio, bensì sull’assegnazione di un punteggio che risponde a requisiti di valutazione assoluta univoci e insindacabili.

L’esibizione è comunque divisa in due parti, una obbligatoria, l’altra libera: il programma obbligatorio prevede il sollevamento, il salto lanciato, il salto individuale, la piroette, la spirale e la trottola in coppia; il programma libero punta invece sulla spettacolarità dell’esibizione, fa leva sulla musica, che può essere rumba,samba, mambo, merengue, salsa o cha cha cha e deve rispettare il limite temporale di 4 minuti e 30 secondi.

Pattinare sul ghiaccio è diventato ormai un fenomeno di costume, una delle alternative di svago di un numero sempre maggiore di appassionati del genere. In tutte le grandi città
sono presenti Palazzetti del ghiaccio attrezzati per offrire al pubblico la possibilità di dedicarsi in libertà e con leggerezza al pattinaggio: principianti e cultori della materia si incontrano sul terreno comune di piroette e volteggi, senza regole o inibizioni, perché l’imperativo categorico è divertirsi.

Non c’è apprendimento, nessuna forma di didattica, bensì la passione e il desiderio di volteggiare per una volta senza freni, anche se non si hanno le capacità, ed essere per una volta come i divi che si ammirano in televisione.

Inoltre, in termini di dispendio di calorie non si scherza, si parla addirittura di 400 calorie con una sola ora di pattinaggio non agonistico ma comunque affrontata in modo serio, senza pause o rallentamenti; per i professionisti che effettuano allenamenti impegnativi, la cifra sale a ben 900. Provare per credere.

Il pattinaggio in linea

Per pattinaggio in linea si intende uno sport di tipo individuale, in cui si usano i pattini da corsa. Tali pattini sono realizzati in modo particolare, in quanto costituiti da unascarpa in carbonio, e da una piastra leggera in alluminio e titanio alla quale si fissano le ruote. In questo tipo di pattinaggio, definito comunemente da corsa (oltre che ‘in linea’), per gli allenamenti e per svolgere le gare si viene suddivisi per sesso ed età, ed i criteri per la vittoria sono abbastanza lineari: per vincere si deve arrivare al traguardo per primi.

Se la gara è di resistenza, conta appunto la velocità con cui si raggiunge il traguardo, mentre nel caso delle gare ‘a cronometro’ il parametro è il tempo: chi ne impiega di meno, sale sul podio.

Le pattinatrici famose

  • Barbara Fusar Poli
    Pattinatrice italiana divenuta campionessa sia europea che mondiale di danza sul ghiaccio in coppia, con un compagno fisso, Maurizio Margaglio. Ha iniziato a pattinare da piccola e, dai dieci anni in poi, non ha mai smesso: con Margaglio ha conquistato il primo posto ai Campionati mondiali di pattinaggio di figura del 2001 e, sempre nello stesso anno, i campionati europei. Classificati terzi anche alla XIX Olimpiade invernale, si sono ritirati dalle competizioni nel 2006, dopo una imperfetta performance durante le Olimpiadi Invernali di Torino, in cui una brutta scivolata ha pregiudicato l’esito dell’esibizione. La passione per il pattinaggio non li ha mai abbandonati, prosegue a livello amatoriale e di spettacolo, non più di competizione.
  • Carolina Kostner
    Pattinatrice italiana campionessa attuale a livello europeo.
    Le medaglie d’oro e d’argento si susseguono, a partire dal 2003, e nel 2005 arriva il bronzo ai mondiali di pattinaggio di figura. Seguono alcune delusioni, la più cocente nel 2006, quando si classifica addirittura al nono posto alle Olimpiadi di Torino, realizzando un punteggio molto basso. Ma la passione e l’impegno nell’allenamento rimangono e chissà cosa riserverà il futuro.

Aziende che producono o vendono pattini

Rollerblade
Leader del mercato del pattinaggio in-line, è stato il primo ad occuparsene, trasferendone la funzionalità dall’hockey al pubblico intero. Ora i Rollerblade rappresentano uno stile a sé stante, slegato da riferimenti ad una sola disciplina e e utilizzati da chiunque, dai professionisti come da chi vuole solo divertirsi, in ogni luogo e di ogni età. L’ampiezza delle linee offerte è pressoché infinita, sono suddivise tra donna, uomo e bambino e, in ogni nuova proposta, vengono coniugate una tecnologia sempre più raffinata ed una vestibilità sempre più ampia. Il sito è prezioso non solo per gli acquisti, ma anche per la disponibilità di informazioni sul modo migliore in cui utilizzare gli skate, che richiedono una attenta manutenzione ed una cura particolare, in modo da usarli senza rischi e da conservarli nel tempo.

Planet Sport on line
Negozio virtuale in cui trovare modelli delle migliori marche. La scelta è ampia, per i principanti e per i più esperti.

  • Nike. Tecnologie avanzate per soddisfare il pattinatore dal punto di vista non solo della praticità ma anche della comodità. Le caratteristiche importanti come la rigidità e a morbidezza sono coniugate in modelli unici e pratici.
  • Krypto. Ai pattini tradizionali, quelli per utenti non necessariamente esperti, si affiancano quelli più evoluti, in linea o skateboards.
  • Fila. I suoi pattini sono collaudati da un gruppo di atleti selezionati su scala mondiale, il Dream Team. Ogni prodotto viene testato personalmente e valutato come linea e come performance.
  • Hypno. E’ stata la prima azienda a ideare il pattino staccabile: qui si passa da vari stati e funzioni in modo rapido, senza impedimenti o rallentamenti.

Giacomelli Sport
Da Giacomelli è presente una buona selezione di pattini con le ruote in linea, dai modelli Fitness agli Street. I primi sono ‘generalisti’, nel senso che sono privi di caratteristiche specifiche ma offrono piuttosto un modello indossabile da chiunque li utilizzi con lo scopo di fare del movimento, come qualsiasi altro attrezzo sportivo. Gli Street sono invece adatti ad evoluzioni e acrobazie, e a tal fine hanno le ruote squadrate, perché consentono di effettuare movimenti particolari senza correre rischi. Nello store Giacomelli le due modalità coesistono e si declinano in forme e colori diversi, offrendo una scelta ampia e dettagliata.

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Milena Talento30 Maggio 2024

3 Comments

  • Faty ha detto:

    Salve,
    sono prossima all’acquisto di nuovi Rollerblade, mi hanno incuriosito diversi modelli che risultano però da Uomo. Sapreste dirmi che differenza c’è tra i Rollerblade donna e quelli da uomo? che difficoltà potrei trovare nell’utilizzo di Rollerblade da Uomo?

    Grazie anticipatamente per la risposta

  • Giovanni Lattanzi ha detto:

    Per Rossana. In effetti sembrebbe una scelta poco indicata. Chieda spiegazioni sul motivo

  • Rossana ha detto:

    A mia figlia abbastanza firte di gambe e con buon equilibrio hanno cinsigliato di montare ruote azzurre della giotto su superficie pavimentata liscia. A una sua compagna più debole e prinvipiante quelle grige. Non dovrebbe essere il contrario?

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